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Silvia Cipriani, sulla scomparsa e la morte dell’anziana donna è stato ascoltato il parroco

Silvia Cipriani è l’anziana donna originaria della provincia di Rieti prima scomparsa e poi dopo due mesi ritrovata senza vita. Gli inquirenti portano avanti una doppia posta senza escludere nulla.

Silvia Cipriani, sulla scomparsa e la morte dell’anziana donna è stato ascoltato il parroco

Silvia Cipriani, ultime notizie sulla scomparsa e la morte della donna

Silvia Cipriani è l’ex postina di Contigliano di 77 anni scomparsa dal 21 luglio scorso nella frazione di Cerchiara di Rieti. L’anziana donna è stata trovata senza vita in un bosco il 28 settembre, dopo che non se ne avevano notizie da due mesi. Gli inquirenti stanno portando avanti le indagini per ricostruire l’accaduto e capire la dinamica del possibile incidente.

Le ultime due ipotesi vagliate sono due: la donna ha deciso di togliersi la vita scegliendo un posto dove poter trascorrere i suoi ultimi minuti in solitudine oppure qualcuno, in quel bosco ha portato sia lei che la sua Fiat Palio station wagon.

Ascoltato il parroco

Don Valerio Shango è il parroco che conosceva molto bene l’anziana donna. Dopo le sue dichiarazioni rilasciate ieri a “La Vita in Diretta”, il programma di Rai1 condotto da Alberto Matano, il sacerdote è stato convocato in Procura.

Don Valerio aveva rivelato: “Ultimamente alcuni dicono che era spaventata e impaurita. Non so perché”. Il Direttore dell’Ufficio Diocesano Problemi Sociali e Lavoro di Rieti aveva poi rinnovato il suo appello: “Dopo questi 30 anni di permanenza in questo territorio so che la gente ha paura, c’è omertà, e ci sono ricatti. Qualcuno ha visto, ha sentito, questa donna è stata ammazzata, dobbiamo liberare le coscienze, invito i compaesani, gli amici e i parrocchiani a parlare, c’è gente che ha sempre visto Silvia, la gente sa, che la gente parli”.

Don Valerio si è fatto anche una sua idea sull’accaduto: “All’incidente non ci ho mai creduto, questo è un grande depistaggio. La macchina non c’era lì, dal 21 luglio che la gente gira in questi boschi, non si ritrovava niente? È da escludere”.  Poi, ha aggiunto: “A me spiace solo l’omertà che c’è, la gente ha paura di parlare, se qualcuno ha visto o sentito un rumore anche solo dentro a una cantina, se ha visto una macchina passare di notte, che parli». Don Valerio, che non ha mai creduto alla tesi dell’incidente, aggiunge: «Questa donna è stata ammazzata da qualche parte dentro al nostro territorio, ci deve essere un basista che conosce questa cosa, qualcuno che ha orchestrato tutto, ma non una persona, devono essere almeno due”.

E in merito al possibile movente, dichiara: “È il grande quesito, si torna sempre sul movente economico, io non vedo altra ragione. Questa pandemia ha creato tanti disagi economici nelle famiglie, forse è subentrata questa malvagità, questa bramosia del dio danaro, però arrivare a strangolare una persona, ad ammazzarla, ad occultare il cadavere e la macchina…”.

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