Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Simona Quadarella: «La mia strada, le mie medaglie. Senza fare confronti»

«Se potessi acquistare una qualità, mi piacerebbe avere più razionalità dopo una delusione: riuscire a ragionare meglio sugli errori così da non ripeterli, senza farmi prendere dallo sconforto». A dir la verità, la carriera di Simona Quadarella è costellata quasi esclusivamente di successi: colleziona titoli in vasca da quando ha iniziato a nuotare. E oggi, nonostante abbia solo 23 anni, nella sua bacheca scintillano già tante medaglie: su tutte, spiccano l’oro mondiale a Gwangju tre anni fa, il bronzo olimpico a Tokyo 2020 e gli otto trionfi europei, gli ultimi due nella sua Roma lo scorso agosto.

«La costanza è la dote che mi rappresenta di più: esultare per una vittoria, ma poi guardare subito avanti. Perché riconfermarsi è più difficile che vincere», ci rivela l’atleta azzurra all’inaugurazione del nuovo Brand Center adidas in Via del Corso, nel cuore della capitale, all’interno di una quattro-giorni di attività dedicate a sport e cultura, attraverso il concept Roma is possible. «Fin da bambina adoravo entrare in negozi come questo», aggiunge passeggiando per gli oltre 700mq dello store, tra pareti piene di sneakers e touchpoint digitali. «Andavo subito a cercare l’attrezzatura per il nuoto».

Costumi, cuffie. Adesso, invece, da cosa è attratta?


«Principalmente da scarpe da ginnastica e tute larghe, gli indumenti che indosso più spesso. Trascorrendo così tanto in piscina, tra allenamenti e palestra, la comodità è fondamentale».

This content can also be viewed on the site it originates from.

C’è una persona in particolare con cui le piace fare shopping?
«In generale con le amiche. Ma vado volentieri anche con mamma perché abbiamo gusti simili, ci troviamo d’accordo: quando adocchio qualcosa, lei è molto probabile che me lo approvi».

E una persona in particolare che ha guardato poche settimane fa, sulle tribune del Foro Italico, dopo aver vinto i due ori?


«Il mio ragazzo e tutta la mia famiglia. Gareggiare nella mia città è stata una sensazione pazzesca. Con tanto tifo, tanto calore del pubblico: mi hanno spinto a dare il massimo e mi sono proprio divertita».

Due ori che si aggiungono alla sua collezione. C’è una medaglia a cui è più legata, a prescindere dalla sua importanza?


«Dico il bronzo di Tokyo negli 800m, ma non soltanto perché salire sul podio alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta. Per me è stata una medaglia davvero significativa perché venivo da una delusione, dal quinto posto nei 1500m e volevo subito mettermi in gioco e riprendermi».

Con un'esperienza di shopping personalizzata in ben 714 mq su due piani il nuovo negozio incorpora i valori per adidas...

Con un'esperienza di shopping personalizzata in ben 714 mq su due piani, il nuovo negozio incorpora i valori per adidas più importanti: sport, cultura e sostenibilità

Successi che hanno suscitato spesso un parallelo con Federica Pellegrini. Il confronto la appesantisce o la carica?
«A differenza di quanto si può pensare, io non mi sento l’erede di Federica. Abbiamo intrapreso percorsi diversi, facciamo gare diverse, quindi non mi voglio paragonare a lei. Sono semplicemente Simona, che fa i suoi 800m e i suoi 1500m, con la speranza di raggiungere ancora tanti traguardi».

Ecco, appunto. Nel futuro cosa vede?


«Intanto riuscire a fare l’Olimpiade del 2024 e togliersi più soddisfazioni possibile. Ma soprattutto il mio desiderio è arrivare alla fine della carriera, quando sarà tra parecchi anni, con nessun rimpianto».

Altre storie di Vanity Fair che ti possono interessare

- Acqua azzurra e oro colato: alle origini delle vittorie dell'Italnuoto
- Tokyo 2020: il bronzo del riscatto per Simona Quadarella
- Simona Quadarella: «Voglio solo vincere»