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Sondaggio ad Arese per il futuro della comunità pastorale

Un sondaggio per condividere e programmare insieme il futuro della comunità pastorale di Arese, che con le sue parrocchie dei santi Pietro e Paolo, Maria aiuto dei cristiani e San Bernardino, si interroga su come consolidare il proprio presente e farne pietra d’angolo per il proprio futuro. Di fronte alla comunità pastorale c’è un piano di sviluppo quinquennale di riqualificazione delle strutture, siano esse operative o edifici. E proprio nell’ottica di condivisione e programmazione comunitaria, a fine ottobre termina il sondaggio lanciato tra i fedeli. Un modo per interagire con i fedeli e i membri della comunità, chiedendo loro eventuali disponibilità e contributi in termini di tempo, risorse e competenze. Ma anche un modo per intercettare le nuovi generazioni, proponendo loro di restare connesse alla vita comunitaria anche attraverso social e newsletter.

Il sondaggio di Arese, report economico comunità pastorale

Tanto che sacerdoti, suore e laici del consiglio pastorale, così come quelli del consiglio Affari economici, hanno deciso di fare un report delle problematiche presenti oggi nelle strutture aresine. Che sia funzionale al sondaggio rivolto ai membri della stessa comunità pastorale di Arese. E prevedendo interventi, costi connessi e anche possibilità di vendite per strutture poco o addirittura non utilizzate. Un vero e proprio consuntivo economico, per mettere nero su bianco e in trasparenza la situazione economica in cui versa la comunità pastorale e le esigenze di spesa futura.

Il Piano di investimenti della comunità pastorale

Nasce da qui la realizzazione di un vero e proprio Piano di riqualificazione e ripensamento delle strutture, con l’accortezza di rispondere alle esigenze e alle richieste delle realtà associative connesse alla vita della comunità pastorale. Una pianificazione di interventi, insomma, che non sia “a spot” ma eseguita su una base di visione complessiva. Il Piano di riqualificazione prevede uno sviluppo quinquennale e prevede tutti i lavori di manutenzione, le proposte di investimento per ripensare le strutture parrocchiali e di quelle ritenute necessarie per lo sviluppo delle attività. Almeno il 70% dei lavori previsti ha priorità alta, a partire dalla tensostruttura dei cortili di Maria aiuto dei cristiani, in favore delle attività del Gruppo sportivo oratoriano Don Bosco e per gli incontri organizzati anche con le scolaresche.

Il restauro della chiesa e del campanile di San Bernardino

Ma altrettanto prioritario è il restauro complessivo della chiesa, del campanile e della canonica di San Bernardino. Oggetto nel tempo di interventi tampone. Gli ambienti della canonica, ad esempi, da inutilizzati che sono possono essere recuperati offrendo ospitalità anche a gruppi di una decina di persone. Così come è prioritario anche l’intervento di riqualificazione degli ambienti parrocchiali in Santi Pietro e Paolo, con benefici per Caritas Acli e San Vincenzo, o sul manto erboso del campo a 7 e a 5 dell’oratorio Don Bosco.

Redazione web

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