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Tardelli, a 40 anni dal grido di Mundial: "La mia gioia era vera, studia oggi".

30 giugno 2022 | 18.26

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Lo sottolinea ad Adn Kronos come spettatore Docufilm "Taormina Film Festival" Riassunto della presentazione all'Italia 1982: Blue Story'

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"Mi piacciono le feste vere e genuine che avvengono in questo momento, non solo dal profondo del mio cuore, ma anche dalla mia testa”. Marco Tardelli lo sottolinea ad AdnKronos in occasione della presentazione al Docu Film "Taormina Film Festival". Spagna appena 40 anni fa.

3-1 Le sue urla dopo aver segnato la seconda Germania dell'Italia in finale, con l'immagine del presidente Sandro Pertini che alza le braccia e delizia le gambe, sono nel cuore di tutti i tifosi. L'immagine iconica che è rimasta è stata la tribuna onoraria dello stadio di Madrid, tra il serissimo primo ministro tedesco Helmut Schmidt e il re spagnolo di origine borbonica e sorridente Juan Carlos, della famiglia reale del paese ospitante, pur costretto alla neutralità, ha appena oscurato la simpatia del suo filo-italiano.

"Oggi-è la delusione di Tardelli- molte feste sembrano essere più ricercate e più studiate..." Ulteriore fake? "Non lo so - risponde - ma poi ho raddoppiato il nostro vantaggio sulla squadra tedesca più della gioia, quindi per un gol che poteva essere decisivo, la mia infinita gioia nel vento. Ho urlato davvero". E per il suo compagno di avventure, Fulbio Colovati, "L'urlo di Tardelli è un gesto storico nella storia del calcio, anche se lo nega con falsa umiltà. Ed è reale e spontaneo. Gesto".

(dal corrispondente Enzo Bonaiuto)

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