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Terremoto in casa Juventus, Ferrero nuovo presidente dopo le dimissioni del CdA

Terremoto in casa Juventus: via tutto il Consiglio di amministrazione e anche Andrea Agnelli (nella foto) lascia la presidenza, al suo posto arriva Gianluca Ferrero.

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I vertici della Juventus travolti dall’inchiesta sui bilanci

La notizia è arrivata ieri in serata, dopo una riunione del Cda che, “acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob sui bilanci della società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche, società di revisione di Juventus”.

Il riferimento è all’inchiesta scattata un anno fa, con una serie di perquisizioni relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, “con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci”, facevano sapere all’epoca gli inquirenti, con la Juventus nel mirino per le ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Gianluca Ferrero sarà il nuovo presidente del club biancoceleste

In seguito alle dimissioni del vecchio CdA, Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, l’uomo che EXor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus, è stata indicato come presidente della società bianconera. Ferrero – spiega Exor – possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione entro i termini di legge, cioè 25 giorni prima dell’assemblea del 18 gennaio.

Sotto la lente d’ingrandimento della Procura anche la cosiddetta “manovra stipendi” relativa alla prima ondata del Covid nel 2020, con le quattro mensilità a cui i calciatori avevano rinunciato generando un risparmio da 90 milioni di euro.

Il primo passo delle indagini sulla Juventus risale al novembre del 2021 quando la Guardia di finanza ha perquisito le sedi di Torino e Milano del club bianconero per reperire documentazione e altri elementi utili relativi ai bilanci societari, approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di calciatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. L’ipotesi di reato è quella di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti dei vertici del club e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva.

Al vaglio degli inquirenti ci sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. Inoltre, si ipotizza a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto nel caso in cui una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di specifici illeciti.

L’attività viene comunicata alla Consob e alla Procura federale della Figc, con l’inchiesta denominata “Prisma”, avviata nel maggio 2021 e affidata ai magistrati torinesi Ciro Santoriello, Mario Bendoni e al procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Tra gli indagati, il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici.