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Terremoto in Turchia e Siria, le ultime notizie. Nuovo bilancio: superati i 9.500 morti. Erdogan in viaggio verso le zone colpite. Tajani: ancora nessun contatto con il disperso italiano Angelo Zen

Sulla base delle informazioni diffuse da fonti ufficiali e mediche, le vittime accertate del sisma sono ora 8.764. Decine di migliaia i feriti, ma il numero resta provvisorio e si continua a scavare tra le macerie delle migliaia di edifici venuti giù in entrambi i Paesi.

Terremoto, il bilancio totale sale a più di 9.500 morti

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a più di 9.500 morti, secondo i dati ufficiali. In Turchia le vittime accertate sono 6.957 e in Siria 2.547, per un totale di 9.504.

Tajani: "Contattati tutti gli altri italiani, sono in salvo"

"Tranne l'imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo. Vicino all'epicentro c'erano poche decine di connazionali, mentre nell'area ce n'erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull'app". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà su Rai 3.

Erdogan in viaggio verso le zone colpite dal sisma

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan è in viaggio verso le zone colpite dal sisma. Lo riporta Anadolu. Erdogan - viene spiegato - dovrebbe recarsi prima nel centro di Kahramanmaras, poi nel distretto di Pazarcik e infine ad Hatay.

(ansa)

Tajani: ancora nessun contatto con il disperso italiano Angelo Zen 

"Continuiamo a cercare il nostro connazionale che ancora non riusciamo a contattare, la nostra unità di crisi è al lavoro, siamo in contatto con la protezione civile turca. Angelo Zen avrebbe dovuto incontrare un socio turco la mattina dopo il terremoto, ma la notte c'è stato il sisma, quindi non si sono visti. Non ci sono collegamenti telefonici, purtroppo è tutto molto complicato dalla vastità dell'area colpita, non è facile raggiungere le persone, si sta vivendo un momento drammatico. Stiamo lavorando anche con il Ministero della Difesa per inviare nelle zone terremotate materiale utile. C'è grande solidarietà degli italiani. Per quanto riguarda la Siria, il materiale per gli aiuti sarà mandato attraverso Beirut, ma siamo al lavoro per farlo anche se è più difficile". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà su Rai3.

(ansa)

Il numero delle vittime sale a 8.764 in Turchia e Siria

Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime: sono oltre 8700 i morti del sisma. L'autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri ha aggiornato ad Ankara il bilancio dei morti, saliti a 6.234. I Caschi Bianchi, che operano nelle regioni siriane sotto controllo dei ribelli hanno riferito di 1280 morti e 2600 feriti. Nelle zone sotto controllo del governo di Damasco il bilancio è 1250 morti secondo il ministro della Salute citato da al-Ikhbariya. A riferirne è SkyNews.

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Nuovo bilancio: 8.300 morti, decine di migliaia i feriti

Le vittime del sisma che ha devastato Turchia e Siria sono più di 8mila. Il nuovo bilancio è stato stilato sulla base delle informazioni diffuse da fonti ufficiali e mediche. Per la precisione, i morti sono al momento 8.300, di cui 2.400 nel nord della Siria. Decine di migliaia i feriti. Ma il conteggio non è affatto definitivo, perché in entrambi i Paesi sono ancora tantissime le persone intrappolate sotto le macerie delle migliaia di edifici venuti giù per la potenza - magnitudo 7.9 - del terremoto. In Turchia si stimano in circa 3mila i crolli degli immobili in sette diverse province, colpite soprattutto le città di Adana, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Iskenderun e Adiyaman. In Siria danneggiati siti archeologici e in particolare le vestigia di Aleppo, dal 2018 patrimonio dell'Unesco. Ma il sisma, fa sapere l'Onu, ha anche compromesso i punti di passaggio obbligati per il trasporto degli aiuti umanitari dalla Turchia verso le zone ribelli in Siria.

Usa: aiutiamo il popolo siriano, ma non Assad

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere al lavoro per fornire assistenza ai terremotati in Siria, ma di non voler collaborare con il governo di Damasco. Whashinton è pronta a inviare ulteriore assistenza anche alla Turchia, dopo aver spedito due squadre di soccorso all'alleato della Nato. "In Siria abbiamo partner umanitari finanziati dagli Stati Uniti che stanno coordinando l'assistenza salvavita", ha dichiarato ai giornalisti il Segretario di Stato Antony Blinken, incontrando il suo omologo austriaco. "Siamo impegnati a fornire assistenza per aiutare la popolazione siriana a riprendersi da questa catastrofe, così come siamo stati il loro principale donatore umanitario dall'inizio della guerra in Siria", ha detto Blinken. "Voglio sottolineare che questi fondi, ovviamente, vanno al popolo siriano, non al regime. Questo non cambierà". Gli Stati Uniti hanno rifiutato la
normalizzazione delle relazioni con il presidente siriano Bashar al-Assad o qualsiasi aiuto diretto per la ricostruzione, chiedendo di rendere conto degli abusi commessi durante la brutale guerra civile durata quasi 12 anni. Assad ha riconquistato la maggior parte del Paese e nell'ultimo anno ha ripristinato le relazioni con altre nazioni arabe e con la Turchia.