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Terremoto in Turchia e Siria, più di 800 vittime. Decine di edifici distrutti ad Aleppo, città martoriata dalla guerra. Erdogan assume il controllo della protezione civile

Un potente terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito lunedì la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, abbattendo edifici e innescando una frenetica ricerca di sopravvissuti tra le macerie nelle città e nei paesi di tutta l'area. Attualmente il bilancio è di oltre 800 morti e centinaia di feriti, ma i numeri sono continuamente in aumento. 

Su entrambi i lati del confine, i residenti sono stati svegliati nel sonno prima dell'alba si sono precipitati fuori in una notte invernale fredda, piovosa e nevosa. Gli edifici sono stati rasi al suolo da numerose scosse successive. I soccorritori e i residenti cercano  i sopravvissuti sotto le macerie delle loro case in diverse città, lavorando tra grovigli di metallo e pezzi di cemento.

Mentre è stato revocato nelle prime ore del mattino l'allarme tsunami scattato in Italia dopo il forte terreomto che ha colpito la Turchia.  Le previsioni indicavano un possibile arrivo dell'onda in Italia alle 6.30, lungo le coste calabresi. Per questa ragione e a scopo cautelativo, dalle 6.30, era stata interrotta la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia. 

Il premier britannico Sunak: "Pronti ad aiutare" 

"I miei pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria questa mattina, in particolare ai primi soccorritori che hanno lavorato così valorosamente per salvare le persone intrappolate dal terremoto. Il Regno Unito è pronto ad aiutare in ogni modo possibile": lo ha twittato il premier britannico  Rishi Sunak.

My thoughts are with the people of Türkiye and Syria this morning, particularly with those first responders working so valiantly to save those trapped by the earthquake.

The UK stands ready to help in whatever way we can.

— Rishi Sunak (@RishiSunak) February 6, 2023

Il presidente Erdogan assume il comando della protezione civile

 Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha assunto il ruolo di numero 1 della Afad, la protezione civile turca e coordinerà le operaziozi nelle 10 province interessate dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito questa notte il sud della Turchia. Intanto è stato annunciato che le scuole rimarranno chiuse nelle 10 province interessate dal sisma per almeno una settimana.

(afp)

Il bilancio dei morti tra i due paesi sale a 831

E' salito ad almeno 831 il bilancio delle vittime in Turchia e Siria provocate dal terremoto che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia: è quanto emerge dai conteggi fatti finora dalle autorità dei due Paesi, oltre che dalle squadre di soccorso in Siria. Finora, infatti, si contano almeno 284 morti in Turchia, almeno 427 nelle zone della Siria controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli.

(reuters)

Farnesina: "Per ora nessun connazionale tra i morti e i feriti"

Al momento "non risultano feriti o morti tra i connazionali" nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria. Lo rendono noto fonti della Farnesina. A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali", precisa la Farnesina. 

Sono 50 gli edifici crollati a Latakia

Sono più di 50 gli edifici crollati questa notte nel porto siriano di Latakia, nel nord-ovest del paese, colpito duramente dal terremoto che si è abbattuto in Turchia e Siria.
Lo riferisce la Protezione civile siriana di Latakia, secondo cui alle 42 persone morte finora si aggiungono 220 feriti e centinaia di dispersi sotto le macerie. Il bilancio è in continuo aggiornamento.

Sisma, Putin scrive a Erdogan: "Siamo pronti a fornire assistenza"

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria ad Ankara in seguito al potente terremoto che ha causato numerose vittime. Il Cremlino, come riporta Tass, ha citato il telegramma di condoglianze di Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan: "Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria in seguito al terremoto".

Zelensky: "Siamo al fianco del popolo turco"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso su Twitter le sue condoglianze alle vittime del terremoto cha ha colpito nella notta il sud della Turchia ed ha offerto assistenza. "Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro", ha affermato Zelensky in un tweet.

Siria, decine di edifici crollati nella città di Aleppo già martoriata dalla guerra

Decine sono i palazzi di Aleppo, martoriata città siriana in parte distrutta dalla guerra, sono crollati nella notte a seguito del terremoto che ha colpito il nord-ovest della Siria e il sud della Turchia. Lo riferisce la tv di Stato siriana, mentre da Aleppo giungono notizie, non verificabili sul terreno, di circa un "migliaio" di persone intrappolate sotto le macerie.

Sale a oltre 700 il numero di vittime tra Turchia e Siria

E' salito finora a 711 il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est del Paese e il nord della Siria. Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria ha reso noto la tv di Stato turca Trt. Mentre sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c'è stato l'epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay.

(reuters)

Sisma in Turchia, Borrell: "L'Europa pronta ad aiutare"

"Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare": lo scrive in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell.

Devastating earthquake rocked Türkiye and Syria this morning, claiming the lives of hundreds of people and injuring many more.

Our thoughts are with the people of Türkiye and Syria. The EU is ready to help.

— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) February 6, 2023

Il presidente turco Erdogan: "Continuiamo a lavorare per limitare i danni"

"Auguro una pronta guarigione a tutti i nostri cittadini colpiti dal terremoto che si è verificato a Kahramanmara e che è stato avvertito in molte parti del nostro Paese. Sotto il coordinamento dell'AFAD, tutte le autorità competenti sono in stato di allerta", annuncia in una nota il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. "Le nostre squadre di ricerca e soccorso sono state inviate immediatamente nelle regioni colpite dal terremoto. Il Ministero degli Interni e il Ministero della Salute, così come l'Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (AFAD), i governatorati e tutte le altre istituzioni, sono intervenuti rapidamente. "Coordiniamo anche le opere avviate dopo il terremoto. Speriamo di sopravvivere a questo disastro il più rapidamente possibile e con il minor numero di danni, e continuiamo a lavorare".

Kahramanmara?’ta meydana gelen ve ülkemizin pek çok yerinde hissedilen depremden etkilenen tüm vatanda?lar?m?za geçmi? olsun dileklerimi iletiyorum. ?lgili tüm birimlerimiz AFAD koordinasyonunda teyakkuz halindedir.

— Recep Tayyip Erdo?an (@RTErdogan) February 6, 2023

Terremoto, sono almeno 427 le vittime in Siria

 Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito nella notte le regioni sul confine turco. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt. Sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c'è stato l'epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay.

(reuters)

Charles Michel: "Pronti ad aiutare le zone colpite dal terremoto"

 L'Unione europea è pronta a mandare aiuti nelle zone del terremoto in Turchia e Siria, lo scrive su Twitter il presidente del consiglio europeo Charles Michel. "Il devastante terremoto ha scosso Turkiye e la Siria, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono con il popolo della Turchia e della Siria.
L'UE è pronta ad aiutare".

Deeply saddened to hear this morning about the devastating earthquake hitting parts of Türkiye and Syria.
My deepest condolences to the many families that lost lives and wishing a fast recovery of the injured.
The EU stands in full solidarity with you.

— Charles Michel (@CharlesMichel) February 6, 2023

Assad convoca una riunione di emergenza per la gestione dei danni del terremoto

 Il presidente siriano Bashar al Assad ha convocato stamani a Damasco una riunione d'emergenza del governo e dei capi delle agenzie della protezione civile e della sicurezza per coordinare gli interventi a seguito del terremoto che ha colpito nella notte le regioni del centro e del nord-ovest del Paese. Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana.

In Turchia almeno 284 morti e oltre 2.300 feriti

Le autorità turche hanno reso noto che il terremoto ha provocato almeno 284 morti e più di 2.300 feriti

Il vice presidente turco Oktay: "Sospesi  tutti i voli nell'aeroporto di Hatay e Gazantiep"

Il vice presidente turco Fuat Oktay ha annunciato che tutti i voli commerciali sono stati sospesi negli aeroporti di Hatay e Gazantiep come conseguenza dei danni riportati nel corso del terremoto. 

Siria, appello dei White Helmets per aiuti internazionali

La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi in seguito al terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il sud della Turchia e la Siria."Il terremoto ha provocato centinaia di feriti, decine di morti e persone bloccate nel freddo invernale. Le condizioni meteorologiche avverse, tra cui le basse temperature e le tempeste, hanno aggravato la situazione. Il gruppo si appella alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano prontamente e sostengano le popolazioni colpite con aiuti", si legge in un comunicato dell'organizzazione che opera in aree controllate dall'opposizione.

Daylight reveals the full magnitude of the disaster in northwest #Syria after the #earthquake that struck at dawn today, Monday, February 6. Our teams are on full alert to respond to hundreds of injured and trapped under the rubble. Dozens of victims have been recovered. pic.twitter.com/kA3dMdzuPn

— The White Helmets (@SyriaCivilDef) February 6, 2023

Tajani: "Siamo vicini al popolo turco"

 "Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l'aiuto dell'Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma". Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il ministro spiega di aver parlato con il suo omologo turco Cavusoglu mettendo a disposizione gli aiuti della protezione civile italiana. 

"Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l'aiuto dell'Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma". Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Terremoto, almeno 237 in Siria

E' salito a 237 morti e 600 feriti in Siria il bilancio, provvisorio, del forte terremoto al confine con la Turchia. Lo hanno reso noto le autorità di Damasco, che danno notizia di una riunione d'emergenza del consiglio dei ministri convocata dal presidente siriano Bashar al Assad per coordinare ricerche e aiuti.

(ansa)