Accordo sindacale: per eliminare i dipendenti, l'azienda sta cercando di trovare loro un altro lavoro. La Fiom non ha firmato: "Ho già perso 4000 posti in un anno"
OraStellantisdice loro di sbarazzarsi dei loro dipendenti Sto cercando di trovare un altro lavoro. Questa mattina l'azienda ha raggiunto un accordo con l'Associazione metalmeccanica. Tuttavia, ad eccezione della Fiom, che non ha sottoscritto l'accordo, è stato raggiunto un accordo su nuovi incentivi e un percorso aggressivo di trasferimento per il ritiro volontario di 1.820. Si tratta del 3,7% dei 49.000 dipendenti dello stabilimento italiano (spiega Fim, Ulm, Fismic, Uglm, Aqcfr). Certo, però, non è stato il primo accordo a prevedere un incentivo all'uscita, e questo non è proprio un segnale di ripresa.
Alcune strutture e organizzazioni potrebbero aver raggiunto un accordo preventivo su circa 752 partenze volontarie, oppure potrebbero avviare procedure relative alle restanti 1.068. .. L'uscita (spiegando il sindacato) sarà volontaria ovvero non si opporrà alla cessazione del rapporto di lavoro, nell'ambito di unità e compiti eccessivamente correlati. Per chi può andare in pensione entro 48 mesi, l'incentivo prevede la garanzia di un importo pari al 90% della retribuzione per i primi 24 mesi, compresa la lavorazione delle manichette, e del 70% della retribuzione per i restanti 24 mesi. Per le donazioni. Volontari pagati. Per i lavoratori che non vanno in pensione l'incentivo è pari a 24 mesi, in ogni caso superiori a 55.000 euro, e se il rapporto di lavoro scade entro il 30 settembre saranno richiesti ulteriori 20.000 euro. .. Per i dipendenti e dirigenti non pensionati, gli incentivi variano in base all'età. Per gli over 50, paga 24 volte al mese per € 55.000 o più. 18 mesi per 45-49 anni. Una persona di 12 mesi tra i 40 e i 44 anni. Se hai meno di 40 anni, paghi 6 mesi. In ogni caso, se il rapporto di lavoro scade entro il 30 settembre, a tali mensilità andranno aggiunti 20.000 euro.
I sindacati hanno concordato nuovi strumenti per aiutare impiegati e dirigenti a trasferirsi nel mercato del lavoro. Aziende del settore. In tal caso, la cessazione del rapporto di lavoro con Stellantis avverrà nel momento in cui il soggetto nuovamente volontariamente, formalizzando per iscritto il nuovo contratto di lavoro, accetta un altro impiego già specificamente individuato presso un terzo. Verrà comunque pagato un incentivo pari al 50% dell'importo normale. In ogni caso è fuori strada il trasferimento delle società Iveco, CNH Industrial e Ferrari. Sono svolte sulla base di criteri di autonomia, ovvero nell'ambito di unità e compiti eccessivamente correlati, non contro la cessazione del rapporto di lavoro. Fim, Ulm, Fismic, Ugl e Quadri definiscono un accordo positivo e chiedono a Stellantis di "realizzare in breve tempo gli investimenti previsti dal piano industriale".
"Ci sono altri 1.820 incentivi incoraggiati dall'ente centrale, la Regione. Il numero di dipendenti e stabilimenti di Termoli, Verone, Platrasella, Melfi, che la Fiom ha deciso di non firmare. Uscita già prevista Visto che, dal 2021 sono diminuiti più di 4000 tra lavoratori e lavoratori.} Simone Marinelli, coordinatore nazionale automobilistico Fiom-Cgil. Fornisce un vero cambio generazionale. Transizione ecologica. Richiede gravi conflitti tra competenze e occupazione, ma come risultato di questi accordi , sono i lavoratori e i lavoratori che hanno deciso di partire. I giovani. La situazione raggiunge le prospettive per l'industria nella filiera. Marinelli continua a segnalare l'esaurimento degli ammortizzatori sociali, che desta preoccupazione tra i lavoratori del settore. Una prospettiva di medio-lungo periodo e adeguata a garantire lavoro e attività produttive. Senza gli strumenti, non possiamo continuare a navigare nella nostra visione. Il governo deve intervenire in azienda e avere un confronto immediato sulla filiera".
