Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

"Un'idea per riprendere il Piemonte", Bonaccini guarda già al 2024

CONGRESSO PD

Il candidato del Pd approda a Torino nel suo tour congressuale e lancia la sfida a Cirio. Dagli operai Stellantis al sostegno dei sindaci all'Envi Park. "Serve un nuovo gruppo dirigente ma soprattutto un progetto per coinvolgere cittadini e alleati"

Destino scritto in Piemonte? La domanda a bruciapelo non scompone Stefano Bonaccini che oggi è approdato a Torino nel suo tour congressuale: “Un anno è lungo, le cose cambiano in fretta e c’è tutto il tempo per costruire un progetto che colga le aspettative dei cittadini”. Cita gli esempi di Alessandria, dove in mattinata ha incontrato il primo cittadino Giorgio Abonante, e della stessa Torino tornata al centrosinistra, auspicando un ampio coinvolgimento delle forze civiche. Le regionali e le europee del prossimo anno saranno il primo vero test politico per il segretario eletto dalle primarie del 26 febbraio ma guai a lasciarsi prendere dallo sconforto guardando gli impietosi sondaggi di Lombardia e Lazio. In un colloquio con lo Spiffero, a margine della visita al Sermig, ospite dell’ex deputato Stefano Lepri e dopo un caffè con Ernesto Olivero, il governatore dell’Emilia-Romagna ostenta ottimismo per le sfide che attendono il suo partito: “L’importante è avere un’idea per il Piemonte, un programma condiviso che viene prima delle alleanze, perché sennò si prendono in giro gli elettori”.

La prima tappa ai cancelli di Mirafiori per incontrare gli operai Stellantis con il Pd ha ormai da tempo un rapporto di reciproca freddezza e diffidenza. “Non lo hanno insultato e questa è già una notizia” sentenzia qualche addetto ai lavori, mentre il governatore scambia qualche battuta con le tute blu. Poi la visita alla Sinagoga di Torino con il rabbino Ariel Finzi e il presidente della comunità ebraica Dario Disegni, l’omaggio alla tomba di Primo Levi per il Giorno della Memoria, l’appuntamento al Sermig e il gran finale all’Envi Park per l’incontro con Stefano Lo Russo e gli altri sindaci dell’area metropolitana di Torino. Al suo fianco, come un’ombra, il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, a oggi l’unico candidato in pectore per le regionali, che in questi mesi si è preso l’onere di organizzare le truppe in Piemonte e soprattutto di gestire le trattative per portare a casa la candidatura unitaria di Mimmo Rossi, suo compagno di banco a Palazzo Lascaris. Una soluzione di cui “sono contento” dice Bonaccini, perché “abbiamo bisogno di un partito che si rimetta immediatamente al lavoro, soprattutto in Piemonte dove tra un anno si vota”.

Le urne del 2024 restano all’orizzonte: se il governatore emiliano diventerà segretario il Piemonte può diventare uno stress test cruciale. “Dobbiamo rinnovare il nostro gruppo dirigente” afferma senza pensarci su troppo. Parole come rottamazione sono ormai bandite dal glossario democratico ma il principio di fondo resta lo stesso, soprattutto per colui che viene considerato il candidato se non più vicino certamente meno ostile a Matteo Renzi: “Abbiamo bisogno di figure che abbiano dimostrato sul campo di fare bene sia nelle amministrazioni pubbliche sia nella loro professione e in questo senso anche un ricambio generazionale sarà utile”.  

All’Envi Park molti giovani sindaci prendono la parola: Alessandro Sicchiero di Chieri, Emanuele Gaito di Grugliasco, Elena Piastra di Settimo Torinese, recentemente entrata nel suo comitato congressuale, Giampiero Tolardo di Nichelino, Sonia Cambursano di Strambino. Insieme amministrano una comunità di oltre 200mila cittadini. Prendono la parola uno dopo l’altro, per sostenere Bonaccini ma soprattutto per offrire una testimonianza da una delle tante periferie d’Italia. Sicchiero strappa un applauso quando parla di cambiamento climatico e poi ammette di aver scritto il discorso con Chat Gpt, l’ultima evoluzione dell’intelligenza artificiale. Chissà se ha anche una risposta da dare al Pd quando si chiede: “Come batteremo Alberto Cirio?”.

print_icon