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''Un ottimo segnale dopo due anni difficili dovuti alla pandemia'', grande ritorno per la festa del Desmontegar nel Primiero

Agritur Dalaip dei Pape - foto di M. Simonini

PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA. Quattro giornate tra passione, colori e tradizione contadina. Da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre la valle di Primiero ha celebrato la Gran Festa del Desmontegar, manifestazione dedicata al rientro del bestiame dall’alpeggio estivo, giunta quest’anno alla ventunesima edizione.

"Ci eravamo lasciati nel 2019 con l’ultima edizione della festa nella sua veste tradizionale", commenta Gianni Bonat, rappresentante del comitato organizzatore. "Ripartire dopo due anni di pandemia non è stato facile, ma siamo stati bravi a ritrovare l’entusiasmo giusto per rimettere in piedi una Desmontegada che si è rivelata un successo. Ringrazio i volontari dei vari comitati per l’enorme lavoro svolto, così come i vigili del fuoco, la polizia locale, i nonni vigili e la croce rossa che hanno reso possibile la buona riuscita della manifestazione in totale sicurezza. Rinnoviamo l'appuntamento al 2023".

Tutti gli appuntamenti in programma hanno mantenuto le attese e, anche grazie al tempo favorevole, è stata davvero tanta la gente arrivata ai piedi delle Pale di San Martino. Ad aprire le danze, come da consuetudine, è stata la Mostra concorso bovina svoltasi giovedì mattina nel piazzale dell’autostazione di Fiera di Primiero, quando gli allevatori locali hanno portato in piazza le loro bovine e i loro cavalli più belli.

"E' stata una gran bella festa del Desmontegar", spiega Giacomo Broch, presidente della Federazione provinciale degli allevatori trentini. "Alla sfilata di domenica ha davvero partecipato moltissima gente, un ottimo segnale dopo due anni difficili dovuti alla pandemia. Gli allevatori, i tanti volontari e tutto il territorio si sono dati un gran da fare per riuscire ad organizzare al meglio un evento particolarmente sentito qui ai piedi delle Pale, anche dai più giovani. Penso sia molto importante riuscire a rinnovare di anno in anno una tradizione come questa, nonostante le difficoltà che negli ultimi tempi stanno colpendo i settori di agricoltura e allevamento. Ringrazio di cuore tutte le persone che si sono adoperate alla buona riuscita di questa ventunesima edizione”.

 Venerdì poi la manifestazione è proseguita con una serie di appuntamenti che hanno coinvolto palazzo Scopoli, con il progetto di valorizzazione alpicolturale  Smartalp, “Bel e Bon”: il Mercato della terra Slow Food e l’appuntamento Dì del Formai, l’apprezzata novità di quest’edizione per omaggiare il legame secolare tra Primiero e la filiera del latte.

E sabato 2 ottobre la Gran Festa del Desmontegar è proseguita con il consueto e molto atteso appuntamento con En dì al Maso quest’anno organizzato tra Caltena e i prati di San Giovanni. Una giornata trascorsa sui pascoli alpini con un percorso di 8 chilometri, un’occasione per scoprire un angolo di territorio fuori dalle rotte turistiche, ma denso di storie di uomini e donne dove è stato possibile partecipare a dimostrazioni di attività legate alle tradizioni della montagna, masi e stalle di un tempo dove i nostri nonni salivano la primavera e l’autunno con gli animali. Un tour gastronomico di maso in maso con varie pietanze e prodotti locali a km 0 andato esaurito con ben 220 iscritti.

Passo Cereda invece grande successo (più di 60 iscritti) per l’attività Benvenuti in Fattoria, una giornata all’aria aperta a stretto contatto con gli animali, con un itinerario che dall’Azienda Agricola della Famiglia Broch arrivava fino all’Agritur Dalaip dei Pape, tra tour enogastronomici, il laboratorio con aperitivo di Elisa di Erborì e dimostrazioni di mungitura, il tutto in compagnia delle guide alpine Aquile di San Martino.

Molto partecipate poi sono state anche tutti gli altri eventi organizzati nel corso del weekend: dalla Festa della Zucca di Imer a quella della Birra di Transacqua, senza dimenticare il mercato Saperi e Sapori e le visite guidate con degustazione del Birrificio Bionoc’ di Mezzano.

E domenica 2 ottobre poi il gran finale, la Desmontegada vera e propria con il lungo e colorato corteo di bovine da latte, manze, vitelli e cavalli, accompagnati dalle famiglie di allevatori in abito tradizionale, che ha sfilato con allegria per i paesi di Primiero sotto un bel sole autunnale. Anche quest’anno si è trattato di un corteo lunghissimo, il più lungo delle Alpi con ben 32 gruppi coinvolti, tra cui una ventina di famiglie contadine a cui si sono aggiunte numerose bande musicali e alcuni gruppi folkloristici. La sfilata, partita da Siror ha visto la partecipazione di una folla numerosissima, con turisti giunti da ogni parte d’Italia per vedere il passaggio del corteo e degustare i gustosi piatti primierotti negli stand gastronomici di Transacqua, Tonadico, Mezzano e Imèr.

"La Desmontegada - conclude Manuel Corso, direttore dell'Azienda per il turismo San Martino di Castrozza, passo Rolle, Primiero e Vanoi - è il momento culmine della quattro giorni della Gran Festa del Desmontegar, l’appuntamento che chiude settembre, il mese dedicato al gusto e alle tradizioni del nostro territorio. Un evento tra i più sentiti di tutta la stagione che quest’anno è tornato nella sua veste tradizionale, con la sfilata corteo di domenica che tanto era mancata nei due anni precedenti. Una festa che richiede una programmazione importante con i comitati dei vari paesi che si ritrovano già un anno prima per far si che questa giornata abbia il successo che merita e possa mettere in vetrina tutte le bellezze della nostra località”.