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Usa, la Fed alza i tassi al 4,75%: ai massimi dal 2007

La banca centrale degli Stati Uniti ha deciso di aumentare i tassi di interesse di 25 punti di base: aumento atteso dalle stime degli analisti.

Jerome Powell
Jerome Powell – Nanopress.it

La decisione da parte della Fed è arrivata all’unanimità, 12 a 0, di aumentare i tassi di interesse dal 4,50% al 4,75%. Previsti anche altri aumenti in futuro, mentre l’inflazione pare stia rallentando. Nessun riferimento alla pandemia Covid e alla guerra in Ucraina nel comunicato tra le motivazioni della crescita dei tassi.

Fed, tassi in aumenti al 4,75%: il livello più alto dal 2007

Dopo la riunione avvenuta nella giornata di oggi del Federal Open Market Committee a Washington al William McChesney Martin Jr. Federal Reserve Board Building, Jerome Powell ha annunciato la decisione di intervenire con un incremento di 25 punti di base sui tassi di interessi.

Una decisone attesa, quella della banca centrale americana, che rispecchia le previsioni degli analisti. Balza all’occhio un dato: il livello di 4,75% di interesse è il più alto dal 2007, anno di crisi, terribile per l’economia mondiale e soprattutto statunitense. Ma è praticamente preannunciato un ulteriore rialzo dei tassi nel comunicato al termine dell’incontro nonostante pare che l’inflazione stia diminuendo.

La Fomc, organismo della politica monetaria Usa ha effettuato oggi l’ottavo rialzo consecutivo dal 2020. Si, perché in piena pandemia la Fed aveva deciso di abbassare i tassi in quell’occasione di 0,25 per poter contrastare la crisi derivante dalla pandemia e gli eventuali effetti negativi. Si trattava del marzo del 2020 per l’esattezza, ultima data che ha fatto registrare il segno meno. Da lì in poi progressivamente, per contrastare l’inflazione, i tassi sono sempre aumentati.

Già lo scorso dicembre la Fed era intervenuta con un aumento di 50 punti base, e ancora nelle quattro riunioni nel 2022 gli aumenti erano stati sempre di 75 punti di base, da giugno 2022 a novembre 2022.

Fed, Jerome Powell: “Abbiamo ancora del lavoro da fare”

A parlare al termine dell’incontro avvenuto a Washington è stato il presidente della Fed. Secondo Jerome Powell il percorso è ancora lungo, e in futuro ci saranno da fare altri ritocchi. La stabilità dei prezzi deve essere alla base dell’economia americana, conferma il presidente che non nega come la strada sia ancora lunga: “Abbiamo del lavoro da fare, la politica restrittiva rimarrà per diverso tempo”.

Jerome Powell
Jerome Powell – Nanopress.it

Proprio quella politica restrittiva monetaria che la Fed intende attuare con altri due rialzi consecutivi in questo 2023, mentre nella nota rilasciata ufficialmente dalla banca centrale si legge di come i tassi d’interesse subiranno sicuramente dei rialzi nel prossimo futuro – seppur con un rallentamento.

Sempre la Fed ha fatto notare che per quanto riguarda l’inflazione il rallentamento c’è stato, ma che questa rimane in ogni caso elevata. Nessun cenno stavolta, come avvenuto per dicembre 2022, alla crisi della pandemia da Covid-19 o alla guerra in Ucraina.