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Wild Men, un vichingo pasticcione alla ricerca della serenità

Cinema

Esce nei cinema il 20 ottobre con Arthouse di I Wonder Pictures, Wild Men, commedia norvegese diretta da Thomas Daneskow

La bizzarra reazione di un uomo alla crisi di mezza età è lo spunto da cui parte Wild Men, una commedia scandinava con accenti noir che sarà nei nostri cinema a partire dal 20 ottobre distribuita da Arthouse, il nuovo progetto editoriale di I Wonder Pictures. La regia del film è di Thomas Daneskov, a intrepretare il ‘fuggitivo’ Martin è Rasmus Bjerg, mentre Zaki Youssef è Musa, un criminale che si perde nei boschi e avrà bisogno dell’aiuto di quello strambo vichingo, Bjørn Sundquist si cala invece nella parte del poliziotto che li insegue e Sofie Gråbøl interpreta la sconcertata moglie di Martin.

Wild Men, la trama

Martin, è un ultraquarantenne che ha tutto: lavoro, casa, moglie amorevole, due figlie affettuose, una bella una vita di cui sembrerebbe non potersi lamentare. E invece Martin, come tanti suoi coetanei, si lamenta eccome. C’è chi la chiama crisi di mezza età, chi la chiamerebbe noia, di certo quell’inquietudine spinge molti a gesti estremi: c’è chi si compra la Ferrari non potendosela permettere, chi si fa l’amante giovane e chi, come il nostro protagonista, sente l’esigenza di trasferirsi in un bosco e vivere come i nostri sventurati antenati vivevano millenni fa. Stiamo parlando di gente che si sostentava raccogliendo funghi e bacche, cacciando o pescando, e che aveva un’aspettativa di vita media intorno ai trent’anni, e anche quei pochi anni erano tribolati, pericolosi e oscuri. Eppure, Martin anela a quella vita, rifiutando la civiltà in cui è comodamente cresciuto e anelando una riconnessione più profonda con la natura.

Ma il nostro antieroe non è un vero vichingo, e non è preparato alle asprezze della wild life, così, appena ne ha l’occasione, cerca di rifornirsi di beni di prima necessità in un comunissimo e super contemporaneo minimarket e, pur non essendo la sua iniziale intenzione, finisce per rapinarlo, attirando su di sé le attenzioni della polizia locale. Nel frattempo nei boschi, Martin incontra e salva Musa, un criminale sotto mentite spoglie in fuga con un tesoro, attirando così anche l’attenzione di una banda di spacciatori. Come se non bastasse, dalla Danimarca sbarca l’allarmata moglie di Martin con le sue figlie che, appresa la situazione, si mettono anche loro alla ricerca dello spaesato pater familias. Inizia così una divertente commedia on the road e on the wood, che si tinge di noir e alterna comicità irriverente e intreccio giallo.

Wild Men, una bizzarra avventura tra comicità e noir

Wild Men è una commedia che, innanzitutto, ci conferma il buon momento di creatività del cinema scandinavo, che da qualche tempo sforna con una costanza invidiabile proposte capaci di risultare fresche e originali per il pubblico del grande schermo. 
L’opera di Thomas Daneskov, attraverso le vicende del suo stralunato protagonista, ci regala un’ora e mezza di comicità non scontata e anche di spunti di riflessione su temi universali. La figura di Martin, che giganteggia per tutto il film anche grazie al suo interprete Rasmus Bierg, pur essendo quella di un uomo perso, più che nella crisi di mezza età nella propria immaturità, non può che destare simpatia dal primo fotogramma. Chi di noi non ha mai avuto voglia di mollare tutto e rifugiarsi lontano dalla civiltà? Certo, Martin ha una famiglia, un lavoro, delle responsabilità, ma proprio il suo momento di confusione si rivelerà l’inizio di un viaggio di crescita che lo trasformerà e lo aiuterà a capire a quante cose belle stava voltando le spalle incaponendosi a voler vivere come un vichingo eremita. Wild Men sviluppa, senza rinunciare allo humor, anche una linea narrativa noir in cui si può ritrovare un’ispirazione che guarda al cinema dei fratelli Cohen, e vede protagonista Musa, i suoi loschi complici e un poliziotto anziano, umano, appassionato, anche lui piuttosto bizzarro, che si metterà alle calcagna del vichingo e del fuggitivo inseguendone le tracce nella bellezza gelida dei fiordi norvegesi. Un film che può risultare piacevole per diversi palati.

Voto:7

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