Fino a questo momento il settore delle criptovalute ha attraversato un anno decisamente travagliato, almeno rispetto agli standard a cui ci si era abituati nel recente passato; tuttavia fra gli investimenti finanziari le valute digitali rappresentano ancora uno degli asset di maggior appeal, in particolare fra i giovani. Il motivo molto probabilmente è da ricercare nelle caratteristiche dei progetti crypto: una tecnologia nuova, per certi versi rivoluzionaria, su cui si può investire con risorse anche modeste, non precludendosi tuttavia la possibilità di ottenere ritorni rilevanti. Inoltre attraverso meccanismi, implementati da specifici intermediari, il capitale di partenza può essere costruito -si parla sempre di cifre non esorbitanti-, eseguendo determinate attività in cambio di ricompense; basti pensare ad esempio al mining o alle applicazioni play to earn.
Criptovalute: come scegliere il canale di investimento
Naturalmente chi è interessato ad approcciare questo settore dovrebbe, come primo passo, prendere come punto di riferimento una guida all’acquisto di criptovalute, come quella redatta dagli esperti di Criptovalute24.com, sito web specializzato negli investimenti digitali con un particolare focus sul mondo crypto. Si può affermare, senza timore di essere smentiti, che le valute virtuali rappresentano l’emblema della finanza decentralizzata, nascono infatti come risposta al sistema delle Banche Centrali; tuttavia oggi gli asset digitali possono essere negoziati anche sulle piazze di scambio regolamentate e quindi attraverso canali tradizionale come Banche e SIM. Le crypto più capitalizzate sono trattabili mediante futures oppure mediante opzioni, inoltre, come molti sapranno, da qualche mese è stato quotato il primo etf su Bitcoin.
Come già anticipato, però, per contenere i costi generati dall’operatività e dedicare alle allocazione in portafoglio capitali non troppo elevati, i circuiti decentralizzati rappresentano la soluzione di investimento con il miglior rapporto costo qualità. Non a caso tutta l’infrastruttura tecnologica, dall’account di negoziazione, per gestire le operazioni di compravendita, ai tool grafici, per analizzare i prezzi dei token, non prevede alcuna spesa a carico degli utenti; ma le note positive non si esauriscono certo qui: le procedure di sottoscrizione di un conto trading sono molto snelle ed eseguibili da remoto, anzi, considerano che tutti gli intermediari over the counter rilasciano App per dispositivi mobili, mai come in questo caso si può affermare che l’investitore ha il proprio portafoglio sempre a portata di mano.
Crypto da monitorare e trading tool per negoziarle
Gli intermediari di riferimento per l’operatività sulle piazze di scambio decentralizzate sono i broker online e gli exchange di criptovalute, ciascuno di loro presenta le caratteristiche appena messe in evidenza sotto l’aspetto della funzionalità e dei costi, tuttavia i due modelli di accesso al mercato sono completamente diversi. I broker online, nella fattispecie, si servono dei Contratti per Differenza, per consentire agli utenti di negoziare i token mediante un meccanismo di replica del loro prezzo. La struttura di tali derivati permette altresì l’impiego dello short selling, ma con il blocco del margine; peculiarità che rendono i CFD lo strumento finanziario ideale per eseguire strategie di breve termine.
Attraverso gli exchange di criptovalute gli investitori hanno la facoltà di convertire direttamente valuta fiat o valuta virtuale in asset digitali, puntando sull’apprezzamento del sottostante: questo canale operativo, infatti, non implementa lo short selling né tanto meno il leverage; per questo motivo chi è propenso ad immobilizzare risorse per lunghi periodi farebbe bene a prendere in considerazione tale opzione, senza considerare che, se previsto, gli holder possono beneficiare di ricompense aderendo ad un programma di staking. Tali soluzioni operative permettono di investire su ogni genere di criptovaluta, che sia ad alta capitalizzazione, come Bitcoin o Ethereum, oppure un progetto emergente con enormi potenzialità di crescita; anzi è proprio alla base della definizione di una buona strategia suddividere il capitale fra più token possibili: difatti, come affermano gli analisti la diversificazione è il miglior alleato del risparmiatore.