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10 cose che forse ancora non sapete su Spare, il libro di Harry

Gli aneddoti sul fratello sono i più numerosi e comprendono anche alterchi fisici (in uno dei quali Harry viene sbattuto per terra e i cocci rotti della ciotola del cane gli si conficcano nella schiena). Iniziano con un ricordo d’infanzia: “Willy aveva sempre odiato quando qualcuno faceva l’errore di scambiarci per un’unità indivisibile. Detestava quando mamma ci vestiva allo stesso modo. (E certo non aiutava che il suo gusto per gli abiti da bambino fosse un po’ estremo; spesso sembravamo i gemelli di Alice nel Paese delle Meraviglie)”.

4. La donna che ha iniziato a chiamare “mamma”

In Botswana Harry ha conosciuto due registi, Tania “Teej” Jenkins e Mike Holding, che considera la seconda famiglia e da cui torna ad ogni crisi esistenziale. Da un certo momento in poi ha iniziato a chiamarla con un nomignolo con cui di solito ci si riferisce alla mamma: “«Okaaay, ma’…» Mi scappò semplicemente di bocca. Appena lo sentii, mi fermai. Anche Teej lo sentì e si fermò. Ma non mi corressi. Teej era sconvolta, ma pure commossa. Anch’io ero commosso. Da quella volta, la chiamai sempre ma’. Era una bella sensazione”.

5. Il personaggio che ha insegnato a imitare alla bisnonna

La Regina Madre non ha mai avuto un animo sdolcinato, ma Harry racconta di saperla far sempre ridere: “Parlai a Gan Gan di Ali G, il personaggio interpretato da Sacha Baron Cohen, e le insegnai a dire Booyakasha, mostrandole come muovere le dita a imitare Sacha. Lei non capì, non aveva idea di cosa stessi parlando, ma si divertì un mondo a provarci pronunciando quella parola”.

6. Il diversivo per lasciare i locali notturni

Nel 2007 Harry spiega che un suo scatto rendeva ai fotografi “trentamila sterline. La caparra per un appartamento”. Per evitare i paparazzi ha escogitato un piano: “Ero particolarmente amico di una delle mie guardie del corpo, Billy. Lo chiamavo Billy la Roccia, perché era solidissimo, affidabilissimo. Una volta afferrò al volo una granata che qualcuno tra la folla mi aveva lanciato. Per fortuna, si rivelò finta”. All’uomo ha detto: «Dovrai ficcarmi nel bagagliaio della macchina, Billy». Ma ha omesso un particolare: “Non dissi a Billy che mia madre lo faceva sempre”. Il trucco ha sempre funzionato, anche se gli dava la claustrofobia.

7. Il miglior amico di Carlo è un orso di peluche

Harry non risparmia nessun particolare della permanenza del padre nel severissimo collegio di Eton: “Lo ricordo mormorare cupo: «Sono sopravvissuto a stento». In che modo? Testa bassa, stringendo l’orsetto di peluche che ancora possiede a distanza di tanti anni. Teddy andava ovunque con papà. Era ormai in uno stato pietoso, con le zampe rotte e i fili scuciti, e buchi rattoppati qua e là. Immaginai che quello sarebbe stato l’aspetto di papà se i bulli avessero avuto la meglio su di lui. Teddy esprimeva in modo eloquente la sostanziale solitudine dell’infanzia di papà, e molto meglio di quanto lui avrebbe mai potuto fare”.

8. Kate ha dovuto cambiare nome per un “capriccio” altrui

Nel libro si parla tantissimo del mancato mantenimento economico di Carlo nei confronti di Harry, soprattutto dopo le nozze e intanto non perde occasione per ricordare come l’attuale sovrano abbia sempre provato a mettere la prole in ombra: “«Mmh. Capisco. Be’, ragazzo mio, sai che non ci sono abbastanza soldi.» Lo fissai. Di che stava parlando? Spiegò. O almeno ci provò. «Non posso pagare nessun altro. Devo già pagare tuo fratello e Catherine.» Sussultai. C’era qualcosa nel modo in cui aveva usato il nome, Catherine. Ricordai il periodo in cui lui e Camilla volevano che Kate cambiasse l’ortografia del proprio nome, perché c’erano già due monogrammi reali con una C e una corona sopra: Carlo e Camilla. Averne un altro avrebbe creato troppa confusione. Cambialo in Katherine con la K, suggerirono”.

9. I funghi allucinogeni a casa di una diva di Hollywood

Harry elenca ogni tipo di superalcolico con cui si è sbronzato per sedare sensi di colpa e ingiustizie (vere o presunte) subite. Una volta, già ubriaco di tequila, si trovava a casa di Courteney Cox dove si è praticamente autoinvitato e ha conosciuto Will Arnett che, pur di scrollarselo di dosso quando insisteva perché si esibisse nella voce di LEGO Batman, lo ha piazzato davanti al frigo e ai cioccolatini ai funghi allucinogeni