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A Garbagnate festa per il Santuario e per don Germano

Garbagnate e il suo storico santuario si preparano a celebrare con una messa la festa della Beata Vergine del Rosario, nella speciale occasione dei 60 anni di ordinazione sacerdotale di don Germano Celora. L’appuntamento è per domenica, 9 ottobre, quando verrà celebrata una messa solenne nella storica chiesa garbagnatese.

In Santuario, messa per i 60 anni di sacerdozio di don Germano

Un duplice e molto sentito appuntamento, insomma, per la comunità garbagnatese. Chiamata proprio nella ricorrenza della Beata Vergine del Rosario ad abbracciare non solo virtualmente il sacerdote. Legato indissolubilmente il proprio nome a quello del santuario cittadino. Si terrà infatti una messa in Santuario per la ricorrenza religiosa e per don Germano. Il novantenne don Germano, già cappellano delle Case di riposo Sandro Pertini, è innanzitutto il sacerdote di riferimento della ex parrocchiale di viale Rimembranze, costruita sul finire del XVII secolo.

Don Germano, il sacerdote in motorino

Don Germano è conosciuto ancora oggi dai più come il “don in motorino”, per via di quella sua abitudine di spostarsi su un due ruote a motore, con tanto di tonaca svolazzante. Una tradizione portata avanti per lunghi anni, fino a quando le condizioni fisiche glielo hanno concesso.  Dopo l’esperienza di parroco in un paese dello Spezzino, don Germano era stato trasferito a Garbagnate nel 1972. Dove ancora oggi resta un punto di riferimento spirituale e affettivo della chiesa cittadina.

Garbagnate, sospensione della messa in basilica

In occasione del sessantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Germano Celora, alle 11.30 di domenica 9 ottobre verrà celebrata messa solenne con l’animazione della corale Sant’Ambrogio. Sarà invece sospesa la messa delle 11.30 in basilica. I momenti di condivisione proseguiranno poi nel pomeriggio, con la preghiera in santuario in favore delle missioni. Il tutto con particolare atto di devozione nei confronti della Beata Vergine del Rosario, a cui era stata dedicata la chiesa che oggi – tra le altre cose – custodisce una statua lignea della Madonna e un pulpito del ‘600, oltre a rilevanze artistiche di Tagliaferri, Vilasco, Galletti e Ciaccheri.

Redazione web

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