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A Mantova si apre la stagione dei cantieri: operai in stazione e sul ponte di San Giorgio

Da lunedì 3 ottobre via ai lavori per il sottopasso in piazza Don Leoni e per la ciclabile da Campo Canoa al castello

MANTOVA. Lavori in corso: da lunedì mattina (3 ottobre) la città dei cantieri si mette in marcia, avviando due opere di quelle robuste. Il sottopasso della stazione, in piazza Don Leoni, che promette di risolvere l’annosa questione dell’attraversamento dei pedoni, e il doppio intervento al ponte di San Giorgio, per sostituire i cavi che corrono sotto il ponte, e alimentano il centro storico, e per riasfaltare la ciclabile. I disagi per il traffico? Contenuti, assicurano da Via Roma.

Concordata nel corso di un summit tra Comune, Rfi, Site (la ditta di Napoli che realizzerà l’opera) e le aziende dei sottoservizi, la data d’inizio dei lavori per il sottopasso della stazione ferroviaria è confermata dall’assessore Nicola Martinelli: lunedì 3 ottobre.

Il cantiere sarà inizialmente allestito sul lato della stazione, dove si concentrerà la prima fase dell’intervento, la cui durata complessiva è stimata in quindici mesi. Un anno e rotti durante il quale «il traffico su via Pitentino scorrerà sempre a doppio senso» ripete l’assessore ai lavori pubblici.

Confermato anche il cronoprogramma, scandito in quattro fasi: la prima, della durata di cinque mesi, prevede la realizzazione delle scale e del sottopasso sul lato della stazione, che sarà poi completato durante la seconda fase (altri tre mesi); la terza aggiungerà le scale per il marciapiede lato città (ancora tre mesi). Infine, dopo il collaudo e la sistemazione delle parti esterne, l’opera arriverà al capolinea con la riqualificazione urbana.

Più compresso nel tempo (cinque settimane), ma anche più fastidioso per il traffico, l’intervento alla pista del ponte di San Giorgio: il percorso sarà chiuso sia ai ciclisti sia ai pedoni. Così nei primi tre giorni della settimana (dalle 7.30 del lunedì alle 20 del mercoledì), per poi tornare fruibile dal giovedì mattina alla domenica notte. Il tutto secondo uno schema che si ripeterà fino al 7 novembre.

Durante i giorni di chiusura i pedoni dovranno obbligatoriamente usare la navetta gratuita messa a disposizione dal Comune, in partenza da Campo Canoa ogni dodici minuti, mentre i ciclisti potranno condividere il ponte con le auto: a loro tutela scatterà il limite di velocità dei trenta chilometri orari.

Ormai datate, le quattro linee che attraversano il ponte come delle vene e portano elettricità a 33mila abitanti del centro storico, saranno sostituite con dei nuovi cavi , posizionati sotto le arcate. Meglio intervenire adesso, anche in previsione di un maggior consumo di energia elettrica rispetto al gas, che dover correre ai ripari in caso di guasto. Allora sì che l’impatto sul traffico sarebbe traumatico. Il costo? Per i cavi 280mila euro, a carico di E-Distribuzione, e altri 200mila per l’asfalto drenante della pista, ottenuti dal Comune attraverso un bando regionale.

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