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A Schio si va a cena a casa dello chef Lorenzo Cogo (e la serata è una vera sorpresa)

Schio, Vicenza. La strada è semi deserta. Si entra in un palazzo per uffici e si sale con un ascensore all’ultimo piano. Si spalancano le porte e, come per magia, si è catapultati in un universo parallelo. Una terrazza panoramica si materializza, con piscina e jacuzzi, tavolini e sedute per l’aperitivo, zona barbecue attrezzata di griglia e pentolo per le performance culinarie. Benvenuti nell’attico dello chef Lorenzo Cogo, già enfant prodige del panorama gastronomico italiano, che oltre che essere casa sua oggi accoglie gli ospiti per mangiare, divertirsi, fare musica: benvenuti al Lorenzo Cogo Social Club. 

Dalla terrazza – da cui durante il giorno si gode di una vista sulle Piccole Dolomiti e il Monte Pasubio – si scende al piano inferiore in una sala occupata da un'ampia tavolata per un numero di ospiti che da otto può arrivare fino a sedici; un divano con maxi televisore, cucina super accessoriata, sala giochi e videogiochi; i tanti premi gastronomici collezionati da Cogo negli anni e oggetti che parlano della sua altra grande passione: la moto GP, con modellini da collezione e le tute di quando lui stesso correva. Appesa al muro c’è una bicicletta realizzata per lui dalle aziende del territorio, con un telaio ricoperto da un motivo a scaglie di baccalà, alimento con cui Cogo sperimenta da quando, agli albori della sua carriera, aiutava i genitori nella trattoria di famiglia. 

Il Lorenzo Cogo Social Club propone un modo nuovo di uscire a cena, un’esperienza sensoriale di convivialità e condivisione. Formalità ed etichette sono bandite, il rapporto con lo chef è diretto e casual. I suoi piatti sono serviti e gustati nel relax più assoluto, tra una sfida a Just Dance, un bagno in piscina e una partita a calcio balilla. Il format del Social Club nasce dopo anni trascorsi da Cogo in giro per il mondo in alcuni dei più famosi ristoranti stellati – dall’Asador Etxebarri ad Atxondo nei Paesi Baschi al Noma di Copenaghen – e dalla voglia di abbattere le ingessanti rigidità che spesso caratterizzano queste realtà

Che si prenoti un pranzo o una cena al Social Club con amici e famigliari, oppure in occasione di un evento aziendale, l'effetto sorpresa è assicurato. Per la sua casa-ristorante, Cogo riserva la parte più sperimentale della sua cucina e proprio qui testa alcuni dei piatti per il menù di Dama, il ristorante veneziano dove Cogo è chef. 

Il percorso degustazione proposto da Cogo al Social Club è sempre nuovo (per un costo di 150 euro a persona), spesso improvvisato, a seconda della disponibilità e della stagionalità dei prodotti, tutti rigorosamente acquistati nei mercati e dai produttori del territorio. Tra i grandi classici dello chef c’è il «Globe Trotter» piatto che unisce i luoghi chiave della formazione professionale di Cogo (Italia, Spagna, Danimarca e Giappone), e per cui vinse la S. Pellegrino Cooking Cup nel 2012. Il pesce (spesso di lago) domina il menù, mentre la Rubia Gallera fa da padrona nei piatti di carne. Tra le nuove sperimentazioni ci sono la carota essiccata che sa di liquirizia e la stecca di baccalà ricoperta da una sottilissima sfoglia di gelée al lampone. Volete scoprirne di altre? Non vi resta che prenotare.