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Affluenza a Milano alle elezioni 2022: alle 19 è al 56,4%: dati in calo rispetto all'ultimo voto del 2018

Secondo dato dell'affluenza a Milano per le elezioni 2022. Alle 19 in città ha votato il 56,4% degli aventi diritto. Un dato per ora superiore a quello nazionale, che si è fermato al 51%, ma comunque in calo rispetto al 2018. Un andamento analogo nei 133 comuni della Città metropolitana di Milano, dove l'affluenza è arrivata al 57,69%, contro il 61,30% dell'ultima chiamata per rinnovare il parlamento.

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Una traiettoria per ora in salita anche in regione. In questo caso, si è presentato ai seggi il 58,6% dei 7,5 milioni di lombardi che a questa tornata hanno diritto al voto. Nel 2018, la percentuale rilevata alle 19 era stata del 62,8%, 4 punti percentuali in più. Tra le province con la partecipazione più alta ci sono Bergamo con il 61,57% e Brescia con il 61,03%

L'affluenza a Milano nei 9 Municipi

L'affluenza alle 12 è omogenea in tutta la città ma, anche se per pochi punti percentuali, qualche differenza si può riscontrare. Per il momento, è il Municipio 3 a guidare la classifica della partecipazione con il 22,10%. La zona in cui si è votato di meno, invece, è quella del Municipio 9, dove si è presentato alle urne il 20,02% dei residenti. Tra le aree che superano di poco il 20% anche il Municipio 5 (20,09%) e il Municipio 6 (20,66%). Le altre zone, compreso il centro sotto la giurisdizione del Municipio 1, si attestano tutte attorno al 21%.

Elezioni 2022, dove sono i seggi e quanti parlamentari elegge Milano 

Urne aperte fino alle 23. I 948.175 milanesi aventi diritto al voto sono chiamati a eleggere 25 deputati e 12 senatori. La Lombardia, con è la regione con il maggior numero di aventi diritto al voto: da qui si mandano in Parlamento 64 deputati e 31 senatori.  

Si vota in 1.248 i seggi ordinari allestiti in 197 edifici, 66 quelli speciali e 211 quelli della circoscrizione estero. In aggiunta al numero di scrutatori (5.124) e presidenti di seggio (1.248) previsti per le operazioni ordinarie, Palazzo Marino ha reclutato ulteriori 844 scrutatori e relativi 211 presidenti per lo scrutinio dei plichi di voti di parte degli italiani residenti all’estero. 

Ed è proprio l'affluenza l'osservata speciale di queste elezioni. Ancor più del passato. Perché il rischio astensione è alto, considerando i precedenti: poco meno di un anno fa, per le Comunali del 2021, a Milano l'asticella della partecipazione si fermò al 47,7% (fu il 58,68% alle Europee del 2019 e intorno al 73% alle Politiche del 2018). Ecco perché in questi giorni sono stati tanti gli appelli ad andare a votare. A cominciare dal sindaco Beppe Sala, che si è rivolto soprattutto ai giovani. Del resto lo ha scandito anche venerdì il sindaco Beppe Sala, rivolgendosi soprattutto ai giovani: "Il mio appello è di andare a votare. Così avrete anche più diritto a lamentarvi". Sono proprio loro, i giovani, una delle novità di queste Politiche: per la prima volta i diciottenni potranno votare non solo per la Camera ma anche per il Senato e a Milano i neo maggiorenni sono 3.151.

Code negli uffici dell'anagrafe, fino alle 12 emesse 5.476 nuove tessere elettorali

Sempre alle 12, gli uffici dell'Anagrafe del Comune avevano emesso 5.476 nuove tessere elettorali. Sono i rinnovi di quanti o si sono accorti di aver smarrito il documento indispensabile per votare o, invece, hanno scoperto all'ultimo di aver esaurito gli spazi per i timbri. Anche per questo davanti agli sportelli si sono formate code fin dal mattino, con gli uffici decentrati che, intorno al momento della pausa pranzo, sono rimasti aperti oltre l'orario previsto.     

Elezioni 2022, i big che votano a Milano

E, in una Milano diventata terreno di battaglia tra i leader di partito, sono tanti i big che votano in città. Il primo a presentarsi alle urne è stato Matteo Salvini che, intorno alle 9, si è presentato al seggio di via Pietro Martinetti. Andando via ha detto ai cronisti di voler trascorrere la giornata più lunga con la figlia in un agriturismo. Ma, ancora una volta, ha anche rotto il silenzio elettorale.

(fotogramma)

L'ex premier e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, invece, ha votato al seggio della scuola di via Fratelli Ruffini, nel centro della città. Ad attenderlo, tra gli altri, anche un gruppo di parlamentari del partito, tra cui la senatrice e coordinatrice lombarda Licia Ronzulli, il deputato Alessandro Cattaneo, la coordinatrice cittadina di Forza Italia, Cristina Rossello. Insieme a Berlusconi anche la compagna Marta Fascina.

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L'ex premier ha votato in un seggio che alle 12,30 era molto affollato e quindi si è messo in coda con gli altri elettori per entrare nell'aula dove è stato predisposto il voto. "Tutti in fila per andare a votare, che bravi. È la prima volta che vedo una fila per andare a votare - ha commentato Berlusconi in fila con gli altri elettori -.  È raro vederla, io gli altri anni non l'ho mai vista".

E all'inviato della trasmissione Le Iene che gli ha chiesto di cantare Bella Ciao, ha risposto: "No non posso, sarei criticatissimo. Francamente è usata come canzone di sinistra. All'inizio credo che fosse una bella canzone e basta".

A Milano ha votato anche anche il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova, che sui social ha scritto: "Dedico questo mio voto a Gianfranco Spadaccia che ci ha lasciati oggi a 87 anni, una vita da radicale che lo ha poi portato ad essere tra i fondatori e primo presidente di Più Europa. Porterò di lui un ricordo profondo, la sua passione a la sua intelligenza erano speciali, come la sua lettura tutta politica dell'italia di ieri, di oggi e di domani". Un omaggio al giornalista e storico leader del Partito Radicale appena scomparso.

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Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha votato per le elezioni politiche al seggio di via Goito nel centro città. Al termine del voto Sala ha commentato con i giornalisti il dato sull'affluenza a Milano in crescita rispetto alle politiche del 2018. "Si, non di tantissimo ma l'affluenza è migliorata. L'unico augurio che possiamo farci in questa giornata è che vadano a votare più persone possibile - ha detto - . A me sta a cuore soprattutto che i giovani vadano a votare, perché è chiaro che è in ballo una votazione, un momento storico importante per loro. Vediamo come chiuderemo stasera".