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Aiuti, si mobilita la Protezione civile italiana. Curcio: " Abbiamo pronto un team di ricerca e soccorso"

La macchina della Protezione civile italiana è già a pieni giri. Un team di soccorso e ricerca pronto a partire, un volo in preparazione con gli aiuti che la Turchia richiederà dopo il terribile sisma che ha colpito il Paese. Il capo della Protezione civile fabrizio Curcio, anche in questa emergenza, spiega come funzionerà la macchina degli aiuti europea: " Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il corpo nazionale del vigili del fuoco ad intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c'è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l'italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare. I team sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso".

L'Italia ha subito pronto un modulo per ricerca e soccorso in ambito urbano con 50 operatori dei vigili del fuoco e 12 tonnellate di attrezzature. Il ministro Musumeci, con delega alla Protezione civile, aggiunge: " L'Italia ha offerto l'invio di aiuti per supportare le autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso. L'offerta ora dovrà essere accettata dall'Emergency Response Coordination Centre (ERCC) e dalla Turchia. Il nostro Paese valuterà eventuali ulteriori richieste avanzate dalle autorità turche garantendo il massimo sostegno possibile". 

Da tutte le Regioni italiane si moltiplicanle disponibilità di aiuti materiali e di personale. Ma resta fondamentale attendere le indicazioni del centro di coordinamento europeo per conoscere le necessità e non raccogliere materiali inutili. La Ue ha già mobilitato dieci squadre di soccorso da Bulgaria, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania per sostenere i primi soccorritori sul campo. "Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue è in contatto diretto con le autorità della Turchia per coordinare ulteriori aiuti, se necessario", spiegano l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il commissario europeo alle Emergenze, Janez Lenarcic. "L'Ue - sottolineano Borrell e Lenarcic - è pronta a sostenere le persone colpite in Siria, che ha anch'essa riportato vittime, attraverso i suoi programmi di assistenza umanitaria". "I nostri pensieri sono con tutti coloro che hanno perso i propri cari e i coraggiosi primi soccorritori che lavorano per salvare vite umane". Bruxelles ha attivato il meccanismo di protezione civile europeo su richiesta di Ankara per fornire sostegno al Paese colpito da violente scosse di terremoto.

In azione anche i medici di Msf che lavorano in Siria. " A Idlib, dalle prime ore del mattino, i team di Medici senza frontiere stanno curando i feriti in alcuni ospedali supportati e donando kit medici di emergenza ad altre strutture della zona. Medici senza frontiere resta in stretto contatto con le autorità per capire come supportare entrambi i paesi e le popolazioni colpite dal terremoto".