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Al Café de la Paix arriva un ''Pit Stop Unicef'' per permettere alle mamme di allattare in tranquillità i loro neonati

TRENTO. Seduta dietro al bancone ad accogliere le madri che hanno bisogno di allattare i propri neonati, c’è Giulia Marini. Socia del circolo Arci Café de la Paix, Giulia svolge il suo periodo di Servizio Civile alla Portineria di quartiere (QUI L’ARTICOLO) e ne è la referente operativa.

All’interno dei servizi offerti dalla Portineria, a partire da questa settimana in collaborazione con Unicef, rientra anche quello di Baby Pit Stop. Si tratta di una vera e propria “area di sosta”, dove poter allattare i neonati in tutta tranquillità. Unicef, con il supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da più di 10 anni promuove i suoi Baby Pit Stop su tutto il territorio nazionale.

Già attivo in molti luoghi del Trentino e con più di venti punti allattamento nella sola Trento, il progetto si appoggia per la maggior parte a sedi comunali, ospedali, farmacie e biblioteche. Il coinvolgimento nell’iniziativa di attività private non strettamente legate al settore sanitario risulta invece marginale. Da oggi però, almeno a Trento, questo legame si rafforza grazie alla presenza del nuovo spazio dedicato in Passaggio Teatro Osele 8.

“L’idea di aprire un Baby Pit Stop alla Portineria - racconta Giulia - ci è venuta da alcune socie iscritte al circolo, neo-mamme che avevano bisogno di un posto dove poter allattare”. Considerando ciò che la Portineria rappresenta, e cioè un punto di riferimento per tutto il quartiere, il passo successivo è stato quello di aprirsi a tutta la comunità.

“Vista la nostra posizione strategica, in pieno centro tra Via del Suffragio e Piazza della Mostra, abbiamo pensato che potesse essere comodo anche per chi non è iscritto al nostro circolo” continua la referente. Per accedere al Baby Pit Stop non è necessario infatti essere tesserati Arci, a conferma dell’inclusività del progetto. Oltre ad una comoda seduta con dei cuscini dedicati, vengono messi a disposizione degli opuscoli informativi dell’Unicef e persino un fasciatoio. Naturalmente, quest’ultimo potrà essere usato per il cambio del neonato anche da eventuali padri, nonni e baby sitter. Lo scopo finale del progetto è infatti promuovere sì l’allattamento al seno ma anche la cura del bambino in senso più ampio.

La regola principale da rispettare per aderire all’iniziativa è quella che vieta allo spazio che ospita il Baby Pit Stop di promuovere articoli o prodotti legati all’allattamento con latte artificiale. Questa la regola voluta da Unicef per incentivare una pratica di svezzamento, quella con il latte materno, che porta con sé molti benefici per i neonati (QUI LO STUDIO).

Che sia al caldo della sala interna in inverno o nel fresco cortile in estate, la Portineria promette di offrire sempre uno spazio per l’allattamento al seno. Contemporaneamente, le madri potranno conoscere gli svariati modi in cui la Portineria del Café de la Paix si prende cura, a sua volta, della propria comunità.