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Alessia Sbal mistero sulla morte, forse non è stato un incidente stradale

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Alessia Sbal mistero sulla morte, forse non è stato un incidente stradale (foto Facebook)

Alessia Sbal è stata travolta sul Grande Raccordo Anulare di Roma da un camion, nei pressi dello svincolo per Boccea. Il fatto è avvenuto la sera di domenica 4 dicembre. L’uomo che l’ha travolta si è giustificato dicendo di non averla vista: “Mi è comparsa davanti all’improvviso” ha detto l’uomo. Ora però spunta un’altra verità a dir poco terribile: Alessia sarebbe stata travolta deliberatamente. A provarlo ci sarebbero tre telefonate della donna al 112 riportate da La Repubblica.

Alessia Sbal parla al telefono: “Dove vai? Non mi venire addosso, fermati”

Nelle registrazioni al 112 ci sono le ultime parole della donna di 42 anni originaria di Ciampino:  “Dove vai? Fermati, fermati, non mi venire addosso”. Stando alla registrazione si tratterebbe quindi di un  gesto deliberato commesso dal camionista 47enne. L’autista avrebbe ingranato la marcia e avrebbe travolto la donna sulla corsia d’emergenza. Alessia Sbal era stata travolta con l’auto una prima volta poco prima delle 20.40 mentre era ferma sulla corsia di emergenza. In quel momento era al telefono con un’amica ed ha detto queste parole: “Mi sta tagliando la strada, ma che fa? Oh Dio questo mi ha urtato. Mi ha preso. Fermati mi hai preso. Devo riattaccare”.

Le chiamate al 112

La donna, titolare di un centro estetico a Monteverde, ha rimesso in moto la sua auto, una Fiat Panda, ed ha rincorso il mezzo pesante. Ha costretto il tir a fermarsi sulla corsia di emergenza. Poi è scesa dalla sua vettura ed ha chiamato il 112 per tre volte. Le telefonate sono state registrate.  L’ipotesi è che l’autista l’abbia presa in pieno deliberatamente prima di tentare di far perdere le sue tracce. La prima chiamata al 112 dura 23 secondi, la seconda dura in tutto un minuto. Alla terza, Alessia Sbal non ha risposto. Nella seconda chiamata del 112 si sentirebbe questa frase: “Dove vai? Fermati, non mi venire addosso”.

Il racconto del tesimone

Un uomo alla guida di un’altra auto che era dietro ha asssistito alla scena: “La strada era bagnata e non andavamo veloce. Ero accanto alla Panda e ho visto che la donna alla guida era molto arrabbiata dopo lo scontro. Non aveva il cellulare all’orecchio. Ha accelerato di botto, è andata davanti al tir e ha frenato per farlo fermare. Mi è sembrata una mossa azzardata. Noi tutti dietro abbiamo rallentato e ho visto che Panda e tir si sono accostati alla corsia di emergenza. Poi siamo andati oltre, non potevo fermarmi”. Quello che è successo dopo al momento restano solo ipotesi. Che però sembrano inchiodare alle sue responsbilità il camionista che sarebbe risalito a bordo con lo scopo di investire la 42enne. A parlare sarebbero infatti le telefonate al 112.

L’autista del tir è stato arrestato

Le indagini sono tuttora in corso. A conferma delle ipotesi c’è il fatto che l’autista, un 47enne incensurato, sia stato arrestato per omicidio stradale oltre che per fuga e omissione di soccorso. La madre e la sorella di Alessia, in settimana sono andate a Chi l’ha visto? per chiedere giustizia. 

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