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Alitalia: Ue, prestito da 400 milioni di euro va rimborsato

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùCompagnie aeree

L’Italia ora deve recuperare dalla compagnia l’aiuto di Stato illegittimo, maggiorato degli interessi

27 marzo 2023

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La Commissione europea ha concluso che il prestito ponte da 400 milioni di euro concesso ad Alitalia nel 2019 rappresenta un aiuto di Stato illegale ai sensi delle norme comunitarie. L’Italia ora deve quindi recuperare dalla compagnia l’aiuto di Stato illegittimo, maggiorato degli interessi. Lo ha annunciato lo stesso esecutivo Ue.

I rilievi della Ue

La Commissione ritiene che, concedendo nel 2019 il prestito di 400 milioni di euro di aiuti di Stato, l’Italia non si è comportata come avrebbe fatto un operatore privato, non avendo valutato in anticipo la probabilità di rimborso dei prestiti, più gli interessi, ma volto a garantire la continuità del servizio dei voli nazionali e internazionali di Alitalia. Inoltre, la Commissione ha ritenuto che l’aiuto non potesse essere approvato come aiuto al salvataggio ai sensi degli orientamenti sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione. In particolare, Alitalia aveva già beneficiato di aiuti precedenti, vale a dire i due prestiti concessi nel 2017.

Violato l’obbligo una tantum

Pertanto, il nuovo prestito violerebbe l’obbligo una tantum previsto dagli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione. Su questa base, oggi la Commissione ha concluso che nessun investitore privato avrebbe concesso all’epoca il prestito alla compagnia e che il prestito ha conferito ad Alitalia un ingiusto vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti sulle rotte nazionali, europee e mondiali, che costituiva un aiuto di Stato incompatibile. L’Italia deve ora recuperare da Alitalia l’aiuto di Stato illegittimo pari a 400 milioni di euro più interessi.

Non è Ita che deve rimborsare il prestito

La Commissione, viene precisato, “ha già rilevato nel settembre 2021” che la nuova Ita Airways “non è il successore economico” della compagnia, pur avendone rilevato alcuni asset, e “che pertanto non è tenuta a rimborsare l’aiuto ricevuto da Alitalia”.