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All’ipotesi del governo ci sarebbe una mini-proroga su Opzione donna e superbonus al 110%

Ci sono ancora tante novità in arrivo con il governo Meloni.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni- Nanopress.it

Sembra che attualmente l’esecutivo stia facendo un’attenta valutazione per quanto riguarda un ipotetico ritorno all’Opzione donna, già in vigore. Inoltre potrebbero esserci delle modifiche anche al Superbonus. Nel 2023 tutto potrebbe cambiare di nuovo.

La mini proroga su Opzione donna e sul superbonus 110%

Pare che il governo sia al lavoro per apportare alcune modifiche e cambiare la misura presente all’interno della nuova legge di Bilancio.

Per riuscirci però è necessario inserire altre risorse per l’Opzione donna in quanto, attualmente la norma va a limitare l’anticipo alla pensione per le lavoratrici svantaggiate, andando così a restringere la platea.

Un argomento che per il PD è decisamente critico al punto da affermare: “Si riduce in modo drammatico lo stanziamento delle risorse destinate a questa riforma”.

L’intenzione sarebbe quindi quella di tornare alla versione precedente di Opzione donna che è attualmente in vigore utilizzando però una mini proroga di massimo 8 mesi.

In questo modo si potrà riuscire a mettere in atto la riforma complessiva del sistema previdenziale.

Donna che svolge un lavoro usurante
Donna che svolge un lavoro usurante- Nanopress.it

E’ questa l’ultima ipotesi su cui è al lavoro attualmente il governo. Ma le novità sembrano non essere finite qui.

Ci sono altre notizie inerenti al Superbonus 110%. I partiti stanno facendo pressing per cercare di allungare il più possibile i tempi per sfruttare al massimo questa agevolazione anche per il prossimo anno.

Manovra: l’ok da Palazzo Chigi, più soldi per la sanità

In base alla proposta fatta dal ministero delle imprese del made in Italy, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge inerente al Codice delle proprietà industriali in cui il decreto legislativo 10 febbraio 2005 ha intenzione di inquadrare all’interno della riforma il sistema industriale proprio come è stato previsto dal Milestone M1C2-4 del Pnrr.

Lo scopo è quello di rafforzare la competitività del sistema insieme alla semplificazione amministrativa e alla digitalizzazione delle procedure sui titoli industriali.

Il ministro Schillaci invece afferma di aver bisogno di più risorse per la sanità.

Infatti afferma di aver messo all’interno della manovra più soldi poiché sono stati stanziati altri due miliardi insieme ai 2,4 miliardi.

E questo quindi un segnale molto importante in quanto, è loro intenzione anche continuare a mettere a disposizione, durante i prossimi anni, una cifra più o meno simile.

Ministro Crosetto
Ministro Crosetto- Nanopress.it

Crosetto però afferma di avere paura di non riuscire a spendere tutti i soldi in tempo, e quindi non rispettando così le tempistiche richieste dalla stessa Europa.

Egli infatti, dietro le telecamere di Cinquenews, afferma: “Abbiamo visto ad esempio che negli ultimi 5 anni questo Paese non è riuscito a spendere il 50% dei fondi europei che ha avuto. La premier e il ministro Fitto sono al lavoro intanto per limare con l’Europa alcuni interventi che non sono resi possibili dall’aumento dei prezzi e quindi in qualche modo vanno ritarati, dall’altra parte i ministri, le amministrazioni locali, le Regioni i Comuni mi sembra che si stiano attivando per velocizzare la burocrazia, che è il nostro grande problema”

Egli continua affermando che la presidente del consiglio insieme al ministro Fitto stanno lavorando per cercare di limare gli interventi il più possibile, un qualcosa che può essere fatto grazie all’aumento dei prezzi.

Ed è per questo motivo che è necessario limarli in qualche modo, cercando così di velocizzare la burocrazia, quello che è il problema più grande.