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Anelli di fidanzamento, i più belli (e originali) da regalare a San Valentino. Già, ma come?

Anelli di fidanzamento: quali sono i modelli giusti per accompagnare la fatidica domanda? La metà di febbraio si avvicina e con essa una delle date più gettonate (e forse banali? Ma che importa!) per suggellare la propria promessa d'amore con un cadeau luccicante. La scelta del prezioso perfetto, però, sarebbe in grado di mandare in crisi chiunque.

Prima di tutto perché esistono molti miti a riguardo, a partire da quale dovrebbe essere il suo valore monetario, e poi perché, se un tempo la tradizione imponeva un rituale molto rigido e formale, ora la ritrovata libertà rischia di mandare in confusione anche il più convinto degli innamorati. Per evitare passi falsi, quindi, è meglio arrivare con (più di) un minimo di preparazione. Conoscere l'etichetta, dopotutto, è d'aiuto anche se si è intenzionati a infrangere alcune regole.

L'importante è evitare a ogni costo passi falsi e brutte figure. Motivo per cui abbiamo chiesto a Elisa Motterle, etiquette coach, nonché esperta di galateo e bon ton, quali suggerimenti dare a chi è in procinto di dichiararsi.

Prima di tutto, esiste un momento più giusto per domandare in sposa l'amata?
«Iniziamo con le domande spinose! In passato questo rito prevedeva passaggi molto precisi. In occasione di un pranzo o una cena con i futuri suoceri, al momento del dessert, il fidanzato annunciava le sue intenzioni e veniva offerto l'anello alla futura sposa che, ça va sans dire, doveva apparire colta alla sprovvista. La tradizione voleva che fosse lui a scegliere il gioiello, che poteva anche appartenere alla famiglia. Ora è tutto cambiato e queste regole sono decisamente superate».

Per quanto riguarda il costo, invece, qual è la cifra giusta da investire?


«Alcune di quelle che consideriamo “regole” in questo campo sono in realtà trovate di una nota maison di gioielli che è riuscita a imporre, dalla metà del secolo scorso, alcune geniali idee di marketing. Il valore dell'anello dovrebbe corrispondere unicamente a quanto una persona può e desidera investire. Gli sposi possono avere davanti a sé spese anche ingenti e non ha molto senso, quindi, spendere una somma eccessivamente alta. Piuttosto, sta prendendo piede una nuova tendenza, che consiste nel fare una sorta di upgrade in occasione di un anniversario importante. In questo caso, si offrirà alla moglie un nuovo anello, più prezioso del precedente».

Come scegliere il modello perfetto?
«Trattandosi di un acquisto importante, destinato a essere indossato e guardato per sempre, bisogna fare una scelta ragionata. A meno che lui non sia assolutamente certo dei gusti della futura sposa, consiglio due alternative. La prima consiste nel farsi accompagnare in gioielleria dalle amiche di lei per coinvolgerle nella decisione. Altrimenti, si può scegliere direttamente insieme alla fidanzata. Non è sconveniente, anzi, è un gesto molto carino e premuroso nei confronti di chi riceverà un dono così significativo. Il futuro marito può andare per primo in negozio, selezionare i modelli che rientrano nel proprio budget per poi tornare con la compagna per lasciarle la scelta finale. Certo, in questo caso manca la sorpresa ma, d'altro canto, si ha la certezza di offrire un dono gradito. La scelta di comune accordo, poi, è la più moderna perché riflette il cambiamento dei tempi e il fatto che ormai le coppie decidano insieme di sposarsi».

Ci sono pietre o materiali più indicati di altri?


«Anche in questo campo, oggi ognuno decide in base ai propri gusti, non ci sono regole e il solitario non è una scelta obbligata. Nel corso degli anni, le consuetudini sono cambiate in base a usi e costumi del momento. Stando all'etichetta bisogna evitare le perle, che porterebbero sfortuna; i rubini, troppo “maschili” perché rimandano al sangue, e gli smeraldi dato che il verde, colore dei tavoli da gioco e delle banconote, è emblema di instabilità. Lo zaffiro blu, al contrario, è perfetto perché simboleggia calma e affidabilità e non a caso decora l'anello di Kate Middleton. Ma le regole, in fin dei conti, si possono sempre infrangere. Non a caso Sarah Ferguson ricevette un modello con incastonato proprio un rubino. All'inizio del ‘900, poi, andavano di moda modelli realizzati con pietre semi-preziose e montature in argento. E ancora: l'oro rosa, fino a qualche anno fa, era una scelta decisamente poco comune mentre ora è molto apprezzato».

I passi falsi da evitare assolutamente?
«Gli anelli di fidanzamento non vanno mai acquistati all'asta. Si ritiene sia di cattivo auspicio dato che, in un certo senso, si sta approfittando delle disgrazie altrui. Un'altro dettaglio importante, in fatto di etichetta, è che se una delle persone è ancora coinvolta in una precedente unione non deve avvenire alcuna proposta finché il divorzio non è finalizzato. Altrimenti è come se si stesse occupando il posto senza poter rispettare la promessa: l'anello deve arrivare solo quando si è liberi».

E quando quando finalmente arriva il momento, come bisogna comportarsi?


«Ancora una volta, dipende molto dalla persona, bisogna sempre tenere conto del contesto in cui ci si trova. Per alcune culture la cavalleria ha più peso mentre, per esempio, nei paesi scandinavi alcuni gesti sono considerati retaggio di un passato in cui non c'era parità e quindi guardati con orrore. Io direi, però, che trovo molto bello che il fidanzato si inginocchi o comunque organizzi qualcosa di speciale. Dopotutto si tratta di un evento che avviene una sola volta nella vita. O almeno si spera!».

State pensando di fare la fatidica domanda? Niente paura. Nella gallery qui sotto trovate la nostra selezione degli anelli di fidanzamento più belli ma anche inusuali da donare a San Valentino.