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Annamaria Burrini avvelenata e poi strangolata per denaro, fermato ex inquilino con la nipote

Il delitto / Siena

La vittima aveva 81 anni. Il cadavere è stato trovato in camera da letto. Ex commerciante, non viveva sola ma era solita affittare alcune stanze della sua abitazione

Svolta nelle indagini per l'omicidio di Annamaria Burrini, la donna di 81 anni trovata morta nella sua casa di Siena martedì. Un uomo e una donna di origini ucraine, rispettivamente zio e nipote di 39 e 25 anni, sono stati arrestati per rapina aggravata e omicidio doloso, mentre un giovane di 23 anni, nato e residente a Siena, è stato denunciato in stato di libertà per gli stessi reati. A eseguire i provvedimenti sono stati gli agenti della Squadra mobile dopo 48 ore di indagini. 

Il 39enne è un ex inquilino della vittima ed era stato già condannato per omicidio nel suo paese d'origine. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, godeva della fiducia dell'anziana per avere vissuto nella sua casa fino a 7 mesi fa e per aver trovato successivamente altri affittuari.

Annamaria Burrini strangolata nella sua casa

Il cadavere di Annamaria Burrini è stato trovato il 28 settembre nel suo appartamento di via Sassetta. Un inquilino (la donna affittava alcune stanze della casa) si era insospettito dato che non aveva visto la donna da diverse ore e non riusciva ad aprire la porta della sua camera da letto. I familiari della vittima residenti fuori regione, da lui contattati lo avevano esortato a entrare con la forza nella camera della signora, per verificarne le condizioni di salute. Da lì la richiesta di intervento ai vigili del fuoco.  

Quando le forze dell'ordine sono entrate nella stanza, il corpo della donna era sul letto della sua camera. La stanza era a soqquadro e mancavano gioielli e preziosi, ma non c'erano segni di effrazione. L'anziana aveva chiari segni di strangolamento.

Il furto, le indagini e il fermo di zio e nipote

Dagli accertamenti è emerso che la vittima si era sfogata in passato con i parenti e alcuni conoscenti per un furto subito. Annamaria Burrini era convinta che l'autrice fosse un'inquilina e per questo l'aveva mandata via. Gli investigatori hanno quindi lavorato per rintracciare la donna in questione e sono arrivati ai tre indagati. Il 39enne, controllato in strada dagli agenti prima di essere portato in Questura, è stato trovato in possesso di gioielli riconosciuti da alcuni testimoni, come di proprietà della vittima. La 25enne, incalzata dalle domande degli investigatori, è caduta più volte in contraddizione, crollando, al termine dell'interrogatorio, fino a confessare il suo coinvolgimento. Il 23enne avrebbe invece avuto un ruolo marginale.

Il sonnifero nel succo di frutta e il laccio attorno al collo

Questa la ricostruzione del delitto secondo l'accusa. Lunedì scorso zio e nipote vanno a casa dell'81enne con la scusa di dover fare un'offerta per l'acquisto di un fondo commerciale dell'anziana.. Le versano un sonnifero fatto arrivare apposta dall'Ucraina nel succo di frutta. Lo stratagemma non funziona. Allora il 39enne strangola l'anziana con un laccio di scarpe. Sposta poi il corpo dalla cucina alla stanza da letto e scappa con 1.500 euro in contanti e alcuni gioielli. Il corpo viene ritrovato il giorno dopo.

Chi era Annamaria Burrini

Annamaria Burrini, 81 anni, era titolare di una storica bottega del centro cittadino poi dismessa. Affittava locali commerciali nella zona. L'unica parente è una sorella, residente nel nord Italia. La vittima non viveva da sola, ma era solita affittare una stanza della sua abitazione a persone diverse. L'ultima in ordine temporale sarebbe un cittadino dell'Est Europa.