Assange, Vincenzovita ceduto agli Stati Uniti: opposizione fino ai tempi supplementari
Assange ha consegnato agli Stati Uniti il suo arrivo in una prigione statunitense se un reato giudiziario in corso viene commesso presso la Corte Straordinaria di Belmarsh nel Regno Unito. Segna la fine.
Il problema per i giornalisti australiani è ora al confine tra la vita e la morte. Una possibile condanna a 175 anni di reclusione sarebbe una condanna a morte, Vincenzo Vita è apparso anche nel manifestoin questo articolo.
Ma il resto della libertà di informazione e il diritto di denuncia moriranno con Assange. Ora parliamo di Assange. Ma i coltelli da cucina rischiano di cadere anche sui collaboratori e collaboratori della coraggiosa iniziativa editoriale. E la cascata opprimente cadrà sull'intero mondo dei veri spargitori, sepolti dal potere segreto che Stephania Maurigi ha ampiamente scritto. Ricordo alcuni dati inquietanti. Dal 1993 sono stati uccisi 1.400 giornalisti. 55 solo quest'anno.
L'informazione è sempre più vicina alla logica autoritaria strisciante in corso. Stavamo pensando alla Russia, alla Cina o all'Iran per nominare un luogo in cui è nota la repressione dell'opposizione. Il caso Assange rivela una realtà occidentale chiaramente piena di leggi democratiche e documenti costituzionali, in contrasto con pratiche obbligatorie sempre più chiare. Perez Eskibel è stato finalmente salvato da un solido volo omicida dall'aereo al mare. Ciò è avvenuto grazie a un'insolita campagna di opinione che ha costretto la gerarchia a ripensare prima dopo aver avviato una procedura spietata.
Alla fine, nessuno sa se i principali giornali, radio o televisioni decideranno di battere.
A seguito della decisione del ministro dell'Interno britannico Priti Patel, ci sono stati segnali di attenzione. Ad esempio, ha accennato al fatto che il primo ministro australiano Anthony Albanese avrebbe preso qualche iniziativa per proteggere i suoi compatrioti.
