Assimil corso di inglese americano – Recensione: Negli States senza preoccupazioni di lingua

Abbiamo provato il corso di inglese-americano dell’Assimil e, non solo ci è piaciuto ma ci ha permesso e ci permette ora di poter capire, senza dubbio e con maggior facilità, gli americani quando parlano. Certo, abbiamo dovuto studiare ed abbiamo dovuto ascoltare per ore e ore le lezioni del corso. Però ora siamo molto contenti, in quanto questa lingua (che poi non è altro che una derivazione dell’inglese) ci è molto più chiara e molto meno misteriosa, sia come pronuncia che come grammatica.

Gli speakers americani del corso hanno iniziato le lezioni all’inizio con lentezza e poi, man mano il corso proseguiva, hanno aumentato sempre più la velocità fino ad arrivare, verso la fine del corso, ad una velocità normale che è quella che si può ascoltare tra due americani che conversano, oppure ascoltando un film o un programma televisivo.

Perché ci è piaciuto. Il motivo, innanzi tutto, per cui è stato scelto questo corso (inglese-americano) è perché molte persone che conosciamo stanno per iscriversi ad un tour negli States con partenza nel prossimo autunno e ci hanno chiesto se poteva essere di una certa utilità lo studio del corso Assimil.

Ecco, quindi, il motivo di questa nostra recensione. All’inizio le parole sono soltanto suoni, a volte qualcuno più dolce, qualcuno meno. Ma niente di più. Le parole sembrano essere una sola parola molto lunga e basta. Poi, con il continuo ascoltarle si incomincia a capire dove finisce una parola e incomincia l’altra. Si legge la traduzione; i primi minimi accenni di grammatica e nient’altro. La prima lezione è un qualcosa di compiuto, qualcosa che è stato imparato, qualcosa che ora appartiene a noi e già ci è famigliare. Certo, sono poche parole, poche frasi ma già le capiamo e ci sono chiare. E siamo contenti. E poi la seconda lezione e così via.

Un mattone dopo l’altro e si forma la casa. Qui, una lezione dopo l’altra e si impara la lingua. Tale e quale l’abbiamo imparata dai nostri genitori, quando eravamo bambini. Assimilandola piano piano, senza fatica e senza accorgersi. E cominciando a parlarla quasi d’istinto. Sconsigliamo tuttavia al lettore di studiare due lezioni insieme: non funziona. Ed è normale e logico. Le orecchie e gli occhi devono avere il tempo di assimilare suoni e traduzioni (per non parlare della grammatica).

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Almeno mezz’ora al giorno ci vuole; non male sarebbe ripassare sempre la lezione precedente. Ogni sette lezioni ci si ferma (si fa per dire!) per ripassare quello che si è imparato e per levare i dubbi che, ancora, sono rimasti, soprattutto riguardanti la parte grammaticale. Raccomandiamo allo studioso di fare gli esercizi e di confrontare la loro esattezza e poi andare avanti. Ma, soprattutto, allo studioso, raccomandiamo di metterci passione e tanta buona volontà. Comunque, un’altra cosa ci preme dire: che nessuno, anche se a scopo turistico, vada all’estero senza conoscere la lingua del posto.

Può capitare un imprevisto ma è anche molto facile essere truffati (c’è sempre qualcuno che può approfittare della nostra non-conoscenza della lingua), ecco perché ci sembra giusto raccomandare lo studio della lingua, prima di ogni partenza. Ecco l’aiuto, non superficiale, che ci danno i corsi Assimil. Le maggiori lingue hanno anche un corso di perfezionamento, molto utile, dove le lezioni sono molti più lunghe, il testo è quindi molto più lungo e, di conseguenza vi è un maggior audio. Quello del corso inglese-americano ancora no e auspichiamo che la casa madre possa, col tempo, crearlo.

Che altro dire? Che queste persone che conosciamo, possono ora iscriversi al tour dell’America tranquille. Hanno tutto il tempo per studiarsi il corso in tutta la sua completezza. Studiare le lingue è stupendo. Per qualsiasi lingua (e non solo l’inglese-americano che, nello specifico, abbiamo preso in considerazione), garantiamo noi e la grande esperienza Assimil.

Enrico Borroni

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