Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Basket Serie A, un monumentale Forray stende Pesaro (VIDEO). Molin: "Toto si esalta nelle difficoltà". PAGELLE

Basket Serie A, un monumentale Forray stende Pesaro (VIDEO). Molin: "Toto si esalta nelle difficoltà". PAGELLE

TRENTO. Inizio complicato per Trento che fatica a trovare giocate offensive e si vede costretta ad affidarsi alle giocate dei singoli, soprattutto a quelle di Atkins, che mette a segno 10 punti in un solo quarto. Con il passare dei minuti i bianconeri, anche grazie a uno scatenato Forray, ingranano la marcia giusta. Le triple di Crawford poi sul finire del secondo quarto costringono Repesa a chiamare il timeout. I padroni di casa difendono bene e vanno perfino vicini all’aggancio sulla sirena, ma a riposo si va sul risultato di 38-39.

Al rientro sul parquet i trentini soffrono ancora tanto il repertorio offensivo degli ospiti, ma rimangono sempre in gara grazie alle giocate di un’instancabile Forray e dell’ottimo lavoro di Flaccadori. L’aquila riesce addirittura ad agguantare il vantaggio per la prima volta nella gara grazie a un gioco da tre punti di Udom a inizio ultimo quarto: la gara si accende e si gioca punto a punto fino alla fine. Il capitano Forray fa poi tutto lui: spara da tre, si prende un fallo in attacco (con tecnico) a 18’’ secondi dallo scadere ed è glaciale dalla lunetta. La partita termina sul risultato di 79-75 per la squadra trentina.

Ai microfoni della stampa il coach Lele Molin commenta così la sfida vinta contro Pesaro: “Partita soffertissima, lo sapevamo perché la vigilia è stata molto angustiata. Abbiamo avuto troppi problemi che ci hanno condizionati nella preparazione. Soprattutto nella seconda metà campo non è stata una bella pallacanestro, ma i ragazzi hanno mostrato carattere. Alcuni giocatori sono in grado di esaltarsi nelle difficoltà, come Toto e Udom, permettendoci di rimanere attaccati alla partita. Poi nel finale la nostra difesa ha inciso nelle percentuali di Pesaro. Dovevamo vincere assolutamente. Il messaggio che ci eravamo detti era quello di pazientare perché eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita complicata. I ragazzi sono stati bravi".

Sul percorso di crescita della squadra continua: "Stiamo acquisendo una sua precisa identità. Dispiace che siamo sempre in situazioni di emergenza, come l’assenza contemporanea di Matteo e Luca e le difficoltà di Trent. È una squadra poco produttiva, va detto, ma in queste difficoltà riusciamo a sopravvivere. Matteo starà fuori una quindicina di giorni, Luca è a casa influenzato".

LE PAGELLE

MORINA - N.E.

GAYE - N.E.

FORRAY 9: semplicemente monumentale. Gioca con il coltello tra i denti e sembra un ragazzino per l’energia che ci mette. Con la sua intensità carica la squadra in lungo e in largo ed è il protagonista indiscusso di questa partita tra le note di "c'è solo un capitano" intonato dai tremila tifosi presenti al palazzetto.

ZANGHERI - N.E.

FLACCADORI 7: Spagnolo non c’è e allora si prende le redini della regia. Litiga a lungo con il ferro ma si porta a casa comunque un bel bottino da 16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist.

UDOM 7.5: si conferma un ottimo giocatore sotto la planche, si fa carico di alcune giocate chiave in momenti molto complicati. In crescita.

CRAWFORD 6.5: quando scalda la mano dal perimetro sono dolori per Pesaro, difende bene in post quando si accoppia con i lunghi avversari dal pick and roll.

LADURNER s.v.: ancora troppo presto per valutarlo, in piena fase di recupero dopo l'infortunio con poco meno di quattro minuti sul parquet.

GRAZULIS 6: solito ottimo apporto nel pitturato, ma non riesce a trovare punti comodi, spesso in momenti chiave.

ATKINS 6.5: segna 10 punti solo nel primo quarto, ma tira poi il freno a mano. Contribuisce comunque a catturare rimbalzi importanti. 

LOCKETT 5: condizionato dai falli (dubbi) accumulati in brevissimo tempo, che lo costringono poi a lasciare il parquet anzitempo, non riuscendo quindi a mettersi in mostra come vorrebbe.

MOLIN 7.5: si vede l’impronta mentale che ha cercato di dare alla sua squadra, che a differenza di inizio anno non cede agli accenni di blackout, uscendone sempre più forte.