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'Basta diritti e tabù omosessuali', la svolta improvvisa di Luca Zaia

Rassegna stampa

La Lega Nord, presidente dello stato veneto, ha esortato il centrodestra contro le libertà civili e sessuali delle donne. Ti invito a smettere di opporti Cittadino

Come un sogno di una notte di mezza estate. Una vera e propria apparizione nel bosco leghista cancella in poche parole anni di vaghe politiche e dichiarazioni contro le persone omosessuali e LGBTQ+ Al netto delle presenze Piron (di tutte le classi e lauree), secondo i sondaggi, è Luca Zaia a ha lanciato un appello al centrodestra che si appresta a prendere le redini.

Zaia esorta il centrodestra a smettere di opporsi all'omosessualità

In un'intervista al quotidiano La Stampa, Veneto Il presidente della provincia – una delle voci di spicco della Lega Nord del decennio – ha detto non aveva alcuna intenzione di candidarsi alle elezioni nelle liste elettorali per il ballottaggio di settembre, è banale in confronto. , libero dai complessi di inferiorità culturale e dai tabù sui diritti, le nuove famiglie e la sessualità. In altre parole, l'omosessualità non è una condizione medica, è omofobia. È una questione di libertà e rispetto, e coloro che non lo capiscono sono fuori dalla storia, offrendo ai loro oppositori l'opportunità di iniziare una battaglia ideologica.

Non l'omosessualità. Combattere l'omofobia. È un verso quasi poetico che non si sente quasi mai sulla bocca dei leghisti. Zaia è membro dello stesso partito politico di Simone Pilon, mentre Pilon, a differenza degli omosessuali, appartiene a una "famiglia tradizionale". Visto il peso di chi ha riaperto questo ricorso, nessuno sa se questo ricorso sarà ascoltato da tre parti. Chissà se Giorgia Meloni ("Dio, patria e famiglia declinati in tutte le lingue") sarebbe d'accordo con la voce più importante della sua principale alleata.

(foto) / IPP / Joia Bottegui)