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Boom di assunzioni nel 2022: l’importanza delle HR all’interno di un’azienda

Il 2022 è stato un anno che molti di noi non ricorderanno con piacere. L’aumento dei costi, registrato sia nel comparto energetico sia nel settore alimentare, ha causato danni ingenti alle famiglie italiane. Eppure, come spesso accade, se da un lato si soffre dall’altro si gioisce. Ciò vale ad esempio per tutti coloro che, proprio lo scorso anno, hanno avuto la possibilità di trovare un impiego. E non sono stati pochi, considerando il boom di assunzioni che ha ammorbidito la crisi del 2022. Vediamo di approfondire i dati di settore, e di studiare l’importanza delle risorse umane all’interno di un’azienda.

I dati sulle assunzioni e sui contratti a tempo indeterminato

I primi due quadrimestri del 2022 hanno lasciato in dote dei numeri davvero positivi, per quel che riguarda il mercato del lavoro tricolore. Al punto da aver segnato un vero e proprio record, con dati che non venivano registrati da 7 anni circa, cioè dal 2015. Nello specifico, è stato messo a segno un incremento delle assunzioni (da parte di aziende private) pari al 19% rispetto ai primi 4 mesi del 2021.

Inoltre, la suddetta crescita ha coinvolto tutte le tipologie di contratto, anche se ovviamente la più importante resta il contratto a tempo indeterminato. A tal proposito, partendo dai dati pubblicati dall’INPS, i primi 8 mesi del 2022 hanno messo a registro quasi 940 mila nuovi contratti di questo tipo, con un aumento che ha del clamoroso (31%). Bene anche il settore dei contratti a tempo determinato, con un totale di quasi 500 mila unità, e con una crescita addirittura superiore (65%).

L’importanza delle risorse umane per le nuove assunzioni in azienda

Dato il boom di assunzioni, è importante parlare anche del ruolo delle risorse umane per il successo di qualsiasi azienda. Alle HR, infatti, spetta l’arduo compito di selezionare fra i candidati i professionisti ritenuti più idonei per lo svolgimento di determinati ruoli, spesso delicati.

Si tratta di una professione sempreverde che attira moltissimi giovani, anche per via del fatto che le risorse umane servono ovunque, e in qualsiasi contesto economico. Per diventare HR, solitamente viene richiesto un diploma di laurea in materie umanistiche o economico-giuridiche. Inoltre, può essere utile frequentare un master in risorse umane, così da potenziare e aumentare le proprie skills in quest’ambito.

Come detto, l’HR si occupa della selezione dei potenziali nuovi dipendenti, e uno dei suoi compiti principali è vedere del talento laddove altri hanno fallito. Ovviamente deve essere in grado di “tradurre” questi talenti, e di inserire la risorsa nel ruolo migliore per l’azienda. In secondo luogo, l’HR è anche colui che ha il compito di interfacciarsi con chi dirige l’impresa. Infine, va detto che l’HR può anche agire come consulente esterno.

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