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Borsa di Tokyo, chiusura in ribasso. Cina vivace per possibili allentamenti anti Covid

La Borsa di Tokyo conclude la seduta in calo, con le vendite che si concentrano sul settore della tecnologa, in seguito alla correzione del listino Nasdaq negli Stati Uniti, mentre si rafforzano i timori di una accelerazione della stretta monetaria da parte della Federal Reserve americana. L’indice di riferimento Nikkei perde lo 0,40%, a quota 27.574,43, lasciando sul terreno 111 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si rafforza sul dollaro, poco sotto a 137, ed è poco variato sull’euro a 143,80. Arrivano poi dati congiunturali dal Sol Levante.

L’economia giapponese si è contratta nel terzo trimestre ma meno di quanto inizialmente previsto. Secondo la seconda lettura del Governo, infatti, il Pil è sceso dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, rivisto dal -0,3% della precedente stima. Su base annua si è contratto dello 0,8% nel periodo luglio-settembre rivisto dal calo dell’1,2% nella prima pubblicazione a metà novembre. I consumi privati ​​sono aumentati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (rivista da +0,3% e gli investimenti sono confermati in crescita dell’1,5 per cento.

Il mercato azionario cinese è salito dello 0,14%, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che ha registrato un’impennata di quasi il 3% dopo che un giornale filo-cinese ha riferito che il governo di Hong Kong sta valutando la possibilità di allentare ulteriormente le restrizioni anti Covid.

Cosa ci riserverà la giornata? Borsa aperta a Piazza Affari nonostante il giorno festivo. I mercati guardano ancora ai dati macroeconomici in calendario, in vista delle prossime mosse delle banche centrali. Attesi in primo luogo i dati sull’andamento del mercato del lavoro negli Usa. Occhi puntati anche sull’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde, alla conferenza dell’European Systemic Risk Board.

Nella giornata di mercoledì i mercati azionari europei hanno proseguito all’insegna della debolezza dopo aver seguito un andamento volatile. A Piazza Affari il FTSE MIB ha terminato in flessione dello 0,1%, Francoforte e Parigi hanno fatto peggio, cedendo rispettivamente lo 0,57% e lo 0,41 per cento. La virata finale, per il listino milanese, è coincisa con il peggioramento della situazione a Wall Street, dove l’indice S&P 500 ha poi accusato la quinta battuta d’arresto consecutiva lasciando sul terreno lo 0,19 per cento.