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BORSA ULTIME NOTIZIE – L’inflazione corre al 9% ma Piazza Affari la ignora e sale dopo una settimana nera

Continua ad accelerare l‘inflazione dell’Eurozona, che a settembre 2022 ha fatto peggio delle previsioni, confermando le forti tensioni sui prezzi. Il dato tendenziale segna + 10% superiore al 9,7% atteso e al 9,1% del mese precedente. Si tratta di un nuovo record dall’introduzione della moneta unica. Sale anche l’inflazione in Italia +8,9%, stavolta in linea con le previsioni. Il Rapporto di Previsione Prometeia di settembre prevede uno scenario al ribasso: la stima di aumento del Pil del nostro Paese per il 2023 è stata tagliata di quasi due punti percentuali, passando a +0,1% dal +1,9% di luglio.

L’inflazione risale, ma Piazza Affari sceglie il rimbalzo

L’ascesa dell’inflazione, però, stamane non coincide con un nuovo calo delle quotazioni di Borsa: i mercati registrano un rimbalzo fisiologico dopo un mese di forti ribassi. L’indice Ftse Mib avanza dell’1,2% oltre quota 20.600 punti in linea con i progressi degli altri listini. l future sull’S&P500 anticipa un avvio in rialzo dello 0,7% per le Borse Usa. Giovedì sera è arrivato il warning di Nike: il colosso dell’abbigliamento segnala il rischio di un forte calo degli utili, anche per l’apprezzamento del dollaro: il titolo ha ceduto il 10%. 

Non ha grande effetto l’accordo sull’energia raggiunto stamane a Bruxelles che, però, non tocca il problema del price gap; la Germania ed i suoi alleati hanno scelto la strada dei contributi pubblici (200 miliardi di euro) a famiglie ed imprese per far fronte agli aumenti. La richiesta italiana di una strategia comune per tutti i Paesi della Comunità per ora non passa. Il gas europeo intanto rallenta a 196 euro al megawatt.

Cala la tensione sulle obbligazioni

Si registra una boccata d’ossigeno sul fronte delle obbligazioni sull’onda dei dati sui prezzi in Francia (“solo” +6,2%, meglio delle previsioni) e delle notizie in arrivo da Londra. La premier britannica Liz Truss terrà oggi una riunione d’emergenza con il capo dell’organismo indipendente di controllo fiscale (Office for Budget Responsibility, Obr) Richard Hughes, una mossa inusuale dopo una settimana vissuta pericolosamente. Continua intanto l’azione della Banca d’Inghilterra: si apprezza la sterlina a 0,879 sull’euro.

In questa cornice il Btp decennale a metà mattina scambia a 4,53% in calo rispetto alla vigilia (4,65%). Il due anni scende al 2,90% (da 3,02%). Lo spread su Bund a 10 anni quota a poco più di 240 punti base in attesa del primo esame delle agenzie di rating dopo le elezioni: stasera, a listini chiusi, uscirà il verdetto di Moody’s che ad inizio agosto ha già tagliato l’outlook sull’Italia da stabile a negativo (voto Baa3). Non sono comunque attese sorprese. All’indomani del voto, Moody’s ha detto che il risultato elettorale riduce l’incertezza politica ma restano poco chiare le scelte della coalizione vincitrice.

La Borsa di Milano rimbalza: focus su Tim, Unicredit, Mps, Tenaris

Brilla sul listino Tim +4% a 0,19 euro: dopo il nulla di fatto al cda di ieri, il mercato aspetta ora l’offerta di Cdp sulla rete.

Brillanti anche Prysmian e le banche, in recupero dopo le forti perdite di ieri. Unicredit segna un rialzo di oltre il 3% dopo le forti vendite della vigilia.

Banco Bpm +1%. Il patto di consultazione tra diverse fondazioni e enti previdenziali che attualmente detiene il 6.17% del capitale, dovrebbe rafforzarsi con l’ingresso di Cassa Forense, la quale porterebbe in dote l’1.6% del capitale.

 Sempre debole Monte Paschi, in asta di volatilità dopo -6%. “L’approssimarsi dell’aumento di capitale tiene lontani gli investitori. 

Attenzione a Tenaris +0,3% in previsione delle notizie dall’Investor Day in programma oggi a New York,. Riflettori accesi sulla strategia per la transizione energetica e gli investimenti in decarbonizzazione.

Infine Exor -2,15%. La consociata Exor Ventures ha finora investito in 70 imprese innovative e punta ad arrivare presto a quota 100, ha detto l’AD John Elkann.