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Borse, Adani crolla di nuovo a Bombay. Tokyo chiude positiva, Cina vivace

Nuovo crollo in Borsa per il gruppo indiano Adani, precipitato del 10% a Bombay all’apertura delle contrattazioni, dopo l’annullamento di una vendita di azioni da 2,5 miliardi di dollari. Le quotazioni di altre cinque società del gruppo sono state sospese. La compravendita sulle azioni di Adani Green Energy, Adani Ports, Adani Total Gas e Adani Transmission si è bloccata dopo che il titolo ha perso il 10%, mentre per Adani Wilmar lo stop è arrivato quando è sceso del 5%. «Le aziende del gruppo Adani sono solide e i bilanci sani nonostante il pesante calo delle quotazioni dei giorni scorsi», ha dovotu dichiarare il magnate indiano Gautam Adani.

In estremo oriente, invece, si respira positività. La Borsa di Tokyo termina la seduta in lieve rialzo, prendendo spunto dal consolidamento del listino tecnologico Usa del Nasdaq, dopo le indicazioni della Federal Reserve circa il rallentamento dell’inflazione. L’indice di riferimento Nikkei avanza dello 0,20% a quota 27.402,05, aggiungendo 55 punti. Sul fronte valutario le aspettative di un rallentamento della stretta monetaria da parte della Fed tornano a dare impulso allo yen, tornato a rafforzarsi sul dollaro, a 128,70, e sull’euro a 141,70.

Le Borse cinesi tornano agli scambi in leggero rialzo a poche ore dalla nuova mossa della Federal Reserve che per contrastare l’inflazione ha aumentato dello 0,25% i tassi fino alla forchetta tra il 4,5% e il 4,75%, ai massimi dal settembre 2007: gli indici Composite di Shanghai e Shenzhen salgono entrambi nelle prime battute dello 0,12% e si attestano, rispettivamente, a 3.288,89 e a 2.176,12 punti. La Borsa di Hong Kong balza in avvio di seduta sui guadagni di Wall Street alimentati dal rialzo dei tassi deciso dalla Federal Reserve, pari solo allo 0,25%, per contrastare l’inflazione: l’indice Hang Seng segna un guadagno nelle prime battute dello 0,92%, a 22.276,23 punti.

L’agenda

Gli investitori sono focalizzati sullle banche centrali: alle 13 è atteso l’annuncio della Banca di Inghilterra e alle 14.15 quello della Bce. Seguiranno poi le rispettive conferenze stampa. Nel pomeriggio sul fronte macro riflettori sulle richieste settimanali di sussidi negli Usa e sugli ordinativi industriali nel mese di dicembre sempre negli States.

La giornata

Dopo i rialzi di gennaio, le Borse europee iniziano anche il nuovo mese con il segno più in attesa della decisione sui tassi della Fed e in vista della Bce . Il rialzo è modesto, sotto i massimi di giornata complice l'avvio in rosso di Wall Street. Il Ftse Mib guadagna lo 0,4% e il Dax lo 0,3%. Il raffreddamento dell'inflazione nell'euro zona a gennaio all'8,5% ha alimentato una dose di ottimismo. A Piazza Affari in luce ancora il comparto bancario dopo i conti record di Unicredit. Svetta Bper con un progresso intorno al 3%. Frenano invece i petroliferi con Tenaris che lascia sul terreno oltre il 2 per cento.Tonico l'euro in vista del meeting domani della Bce che dovrebbe alzare i tassi di 50 punti base. La moneta unica si attesta sopra 1,09 contro dollaro. Spread BTp Bund infine poco mosso sotto i 190 punti base.