Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Borse europee incerte in attesa delle banche cenrtali, gas in discesa verso 50 euro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Borse europee incerte dopo i rialzi della vigilia, che hanno spinto Piazza Affari ai massimi da un anno. I listini continuano a seguire la bussola delle trimestrali e dei dati macro, mentre entra nel vivo il conto alla rovescia per le decisioni delle banche centrali, in calendario la prossima settimana. Il FTSE MIB di Piazza Affari è così in lieve rialzo, con il settore bancario sotto i riflettori in vista dell'avvio della stagione delle trimestrali la prossima settimana. A dare il via sarà Unicredit, che alzerà il velo sui conti 2022 martedì 31 gennaio. In tutta Europa focus sul lusso, dopo i numeri record annunciati dal colosso francese Lvmh.

Sul fronte macro, anche venerdì gli occhi restano puntati sugli Stati Uniti, dove il programma prevede la spesa per consumi di dicembre accompagnata dai redditi delle famiglie e soprattutto il deflatore dei consumi, indicatore sulla dinamica dell’inflazione seguito da vicino dalla Federal Reserve. Sempre negli Usa seguirà poi il dato finale della fiducia delle famiglie di gennaio calcolato dall’Università del Michigan.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Tra i titoli milanesi, Salvatore Ferragamo perde terreno dopo aver reso noto l’andamento del fatturato 2022, salito meno di altri gruppi, del 10,2% (+5,7% a cambi costanti) a 1,25 miliardi. La casa fiorentina ha risentito della forte esposizione in Cina, dove il business ha subito una battuta d’arresto a causa dei lockdown. Sotto la lente anche Telecom Italia, sebbene giovedì il nuovo tavolo negoziale al governo sia finito con un uovo nulla di fatto.

Sul mercato valutario, l'euro è scambiato a 1,0895 dollari (ieri in chiusura a 1,09) e a 141,4 yen (141,75), mentre il dollaro/yen è a 130 (130,5). In rialzo il prezzo del petrolio: il Wti, contratto di marzo, registra un +0,63% attestandosi a 81,52 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,59% a 87,99 dollari. Segna ancora il passo il gas naturale: il future di febbraio si attesta a 52,7 euro al megawattora (-3,7%) sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.

Tokyo sulla parità con inflazione ai massimi dal 1981

La borsa di Tokyo , intanto, ha chiuso quasi sulla parità una seduta indecisa, sostenuta da un lato dalla crescita statunitense più forte del previsto nel quarto trimestre, ma dall'altro frenata dall'inflazione più alta del previsto a Tokyo a gennaio, che ha spinto al rialzo lo yen. In Giappone l'inflazione nell'area di Tokyo, salita al 4,3% a gennaio al record dal 1981, ha nuovamente alimentato le speculazioni su un futuro inasprimento della politica monetaria della Bank of Japan, che hanno fatto salire lo yen. Al termine degli scambi l'indice Nikkei dei titoli guida ha chiuso a +0,07% a 27.352,86 punti e il più ampio indice Topix a +0,22% a 1.982,66 punti. Tra i titoli, poco mossa Toyota, all'indomani dell'annuncio a sorpresa della sostituzione del suo ceo dal 2009, Akio Toyoda, con il suo luogotenente Koji Sato. In rialzo Nissan in attesa di annunci ufficiali sulla revisione dell'alleanza Renault-Nissan previsti, secondo rumor, per il 6 febbraio a Londra.