I dati di inizio settimana non favorevoli
MILANO – Esordio di settimana in calo per la Borsa di Milano sui timori legati all’escalation militare in Ucraina con le reciproche minacce di Russia e Nato. Sui mercati prevale poi il pessimismo per una recessione globale, favorita anche dalle mosse aggressive delle banche centrali pronte ad alzare ancora i tassi di interesse per domare l’inflazione. Oggi, a confermare questa percezione, e’ arrivato anche il dato sulla fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi che e’ sceso per il terzo trimestre consecutivo, contro le aspettative di un piccolo miglioramento.
Tornando a Piazza Affari, il Ftse Mib perde ora lo 0,64% a 20.517 punti. Negativi i finanziari con Unicredit a -1,07%, Intesa -1,05%, Generali -0,29%, Mps -3,10%, quest’ultima alle prese con le manovre per chiudere l’aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro. Tim arretra dello 0,47% in attesa di una possibile offerta non vincolante di Cdp per la rete. Positivi i principali energetici (Eni +1,18%, Enel +0,32%). Tra gli industriali, Stellantis -1,40% e Ferrari -1,15%, all’indomani del Gran premio di Singapore chiuso con le due monoposto al secondo e terzo posto.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi ha invece aperto poco mosso a 238 punti. Il rendimento dei Buoni italiani cala al 4,503%.
Apertura in lieve rialzo per l’euro sopra la soglia di 0,98 dollari. La moneta unica viene scambiata a 0,9817 (+0,20%) ed e’ in rialzo anche sullo yen a 142,24. Dollaro/yen a 144,90.
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