Giappone: inflazione a Tokyo ai massimi dal 1981
L’inflazione a Tokyo ha continuato a superare le attese, salendo sopra il 4% a gennaio e mantenendo lo sguardo su un possibile cambio di politica della Banca del Giappone. Il balzo ha provocato guadagni nello yen.
Spinti dai rialzi dei generi alimentari ed energetici, i prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 4,3% nella capitale, in accelerazione rispetto alla cifra rivista di dicembre del 3,9%, secondo il ministero degli affari interni. Si tratta del dato più alto da 42 anni, dal 1981 e superiore alle stime degli analisti che prevedevano un 4,2%, superando di molto l’obiettivo del 2% della banca centrale.
I dati di Tokyo sono un indicatore anticipatore della tendenza nazionale e la sua accelerazione implica che la crescita dei prezzi del paese non ha ancora raggiunto il suo picco. Tuttavia, molti economisti si aspettano che l’inflazione ricominci a rallentare a partire da febbraio, quando inizieranno a manifestarsi gli effetti delle misure di stimolo del governo.
La giornata di ieri
Nella giornata di giovedì i mercati azionari europei hanno finito per muoversi in rialzo, di riflesso soprattutto ai dati favorevoli provenienti dagli Stati Uniti, dove il Pil è cresciuto del 2,9% annuo nel quarto trimestre oltre le attese.
A Piazza Affari il FTSE MIB ha terminato in progresso dell’1,32%, raggiungendo i massimi da un anno a questa parte. Francoforte è salita dello 0,32% e Parigi dello 0,76%. Wall Street, dove i dati di bilancio di Tesla hanno stupito proiettando il titolo del produttore di auto elettriche al rialzo di oltre il 10%, ha chiuso anch’essa in terreno positivo per l’1,1 per cento.
