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Buon compleanno Ronin: mezzo secolo di arti marziali a Monza

Monza. Spegne 50 candeline la palestra Ronin di Monza. Lo fa questo weekend 1 e 2 ottobre con una grande festa presso la propria struttura, l’ex Bocciodromo Amati di via Savonarola. Tra chi in questi giorni sta preparando le tante attività del cinquantesimo c’è entusiasmo, voglia di stare insieme e soprattutto consapevolezza. Consapevolezza di avere un passato fatto di grandi soddisfazioni, qualche ferita e tanta resistenza. “Sopravvissuto” per 5 decadi, nonostante il Covid e le difficoltà di fare impresa e sport in Italia, Ronin ha alle spalle un passato glorioso (compresa la partecipazione di due atleti ad un’Olimpiade), e oggi resta un punto di riferimento per i tantissimi ragazzi e ragazze brianzoli che decidono di intraprendere la strada delle arti marziali.

“Fare i conti non è facile, bisogna tenere presente tante variabili – commenta con noi di MBNews Fabio Contento, che ora gestisce la struttura – ma azzarderei che in tutti questi anni oltre 10 mila persone sono passate da qui e hanno scelto la nostra palestra e nostri corsi. C’è chi è stato di passaggio, chi invece è rimasto per generazioni: abbiamo casi di corsisti che hanno portato al Ronin anche tre generazioni. Loro, i loro figli, i loro nipoti. C’è soddisfazione più grande di questa?”. 

Una storia importante

Il Ronin, che in giapponese significa samurai errante nasce ufficialmente domenica 15 Febbraio 1972. Il luogo prescelto per dar vita al tempio del judo è l’ex Bocciodromo Amati di via Savonarola, vicino al centro di Monza. All’epoca è una struttura ancora artigianale,il pavimento è ricoperto per metà da una materassina e per metà da un parquet ma risulta lo stesso molto accogliente.

La struttura dell’ex bocciodromo è a tutt’oggi la casa del Ronin anche se negli anni ha cambiato aspetto permettendo alle attività della palestra di occupare spazi sempre maggiori. La storia del Ronin inizia con Libero Galimberti, grande sognatore e magnifico pioniere del Judo nella Monza di allora, che dopo una brillante carriera agonistica nel Judo decide di intraprendere l’attività dell’insegnamento ottenendo negli anni risultati straordinari. È così infatti che nel 1999 riceve il prestigioso 7° Dan ed il titolo di maestro benemerito della federazione e nel 1992 la medaglia d’onore al merito sportivo. ll Ronin viene insignito nel 1983 della medaglia d’onore della Filpjlk e nel 1993 della stella di bronzo del Coni sull’onda dei grandi risultati che i propri Judoka ottengono dominando in competizioni nazionali ed internazionali: per tutti valga la partecipazione di 2 atleti del Ronin alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.

Nel segno della continuità,sono proprio alcuni di questi gloriosi ex atleti che hanno deciso di proseguire lungo la strada tracciata tanti anni fa dal fondatore. Nel 2014 Fabio e Stefano Contento, con l’indispensabile e preziosa collaborazione di Fabrizio Bernabè, hanno così raccolto il testimone fermamente intenzionati a garantire al Ronin ancora tanti anni di Sport, Passione e Valori. “E così oggi Ronin vanta circa 350 corsisti – prosegue Fabio. – Il 60% di loro ha tra i 4 e i 12 anni. Lo sport aiuta a fare comunità e luoghi come la nostra palestra so che hanno creato legami importati tra le persone. Personalmente le amicizie più care che ho sono nate su questi materassini”. 

La festa del 50esimo

“I cinquant’anni li avremmo dovuti celebrare a febbraio: arriviamo con un po’ di ritardo, ma abbiamo scelto di festeggiare ad ottobre lontani dal Covid e dai brutti momenti della pandemia – chiosa Fabio. – Workshop, corsi, seminari e occasioni di confronto ci aiuteranno a fare comunità con i nostri storici amici e potenziali nuove persone. L’autunno è sempre la stagione migliore per avvicinare nuovi corsisti. Inutile dire che siete tutti i benvenuti”. 

Appuntamento questo weekend 1 e 2 ottobre. Il programma nel dettaglio è disponibile qui.

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