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Caccia libera in parchi e città, la Commissione europea diffida il governo Meloni: “Norme Ue tutelano animali”

La norma voluta da Fratelli d'Italia che consente la caccia a cinghiali, lupi, orsi e altre specie protette anche in parchi e aree cittadine nelle quali è stata vietata fino a oggi finisce nel mirino della commissione Europea. Da Bruxelles è arrivata una diffida al governo Meloni con una lettera formale nella quale si sottolineano le norme Ue in materia che vanno nella direzione diametralmente opposta a quella scritta nel testo approvato nell'ultima legge di bilancio. 

Scrive la Commissione Ue: " Tramite articoli di stampa e una petizione al Commissario Sinkeviëius, i servizi della Commissione hanno preso conoscenza della legge 197 adottata il 29 dicembre 2022, il cui articolo 1, comma 447 concede alle regioni la facoltà di provvedere al controllo, e, se necessario, autorizzare piani di controllo numerico mediante abbattimento o cattura, delle specie di fauna selvatica, anche nelle zone vietate alla caccia, come le aree protette, e nei periodi dell'anno in cui la caccia è vietata. Desideriamo richiamare l'attenzione delle Autorità italiane sugli obblighi derivanti dalla Direttiva Habitat e Uccelli, e in particolare su quanto segue: le due direttive prevedono l'istituzione di una rete di zone di protezione speciale. La Direttiva Habitat prevede che, gli Stati membri stabiliscano le misure di conservazione necessarie che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti. In aggiunta alla protezione garantita dalla rete Natura 2000, l'articolo 12 della Direttive Habitat prevede che gli Stati membri adottino i provvedimenti necessari atti ad istituire un regime di rigorosa tutela delle specie nella loro area di ripartizione naturale, con il divieto, inter alia, di qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata di esemplari di tali specie nell'ambiente naturale; perturbare deliberatamente tali specie, segnatamente durante il periodo di riproduzione, di allevamento, di ibernazione e di migrazione. Ciò posto, si ritiene necessario richiedere alle autorità italiane informazioni dettagliate in merito all'adempimento da parte dell'Italia degli obblighi di cui sopra e in che modo le disposizioni della Legge garantiscono il rispetto del divieto di uccidere o catturare o disturbare deliberatamente gli uccelli.  Si prega di rispondere entro quattro settimane dal ricevimento della presente lettera".

La lettera appena arrivata viene così commentata da Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Luana Zanella del gruppo Alleanza verdi sinistra: "Sulla 'caccia selvaggia' in città e nei parchi, verso qualsiasi specie selvatica, l'Europa avvisa il Governo sul rischio di apertura di una procedura di infrazione e chiede al nostro Paese di rispettare gli obblighi di tutela previsti dalle direttive Habitat e Uccelli. La maggioranza, dunque, non mette solo in pericolo la tutela dell'ambiente e delle specie protette allo scopo, neanche troppo velato, di favorire la lobby delle doppiette, ma fa pagare le sue scelte scellerate direttamente agli italiani sulle cui tasche peserà la procedura di infrazione. È ora che la politica cambi rotta e si occupi seriamente della tutela dei beni comuni, della fauna e dei territori, piuttosto che seguire l'agenda dei cacciatori e degli armieri".