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Caro Bollette, ridurre l'uso degli ascensori ma le luminarie sono salve. Le contromisure dei Comuni, Gianmoena: ''Nel 2023 costi insostenibili, l'aumento sarà di 60 milioni''

TRENTO. I rincari energetici stanno colpendo duramente le amministrazioni locali. Lo confermano le parole del presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Paride Gianmoena. “Se non cambierà la situazione nel 2023 le amministrazioni comunali avranno un aumento di costi che si aggirerà sui 60 milioni di euro e sarà davvero insostenibile” ha spiegato a il Dolomiti

Una situazione difficile che ha visto l'impegno del Cal per mettere nero su bianco delle linee guida che proprio in queste ore arriveranno sulle scrivania dei sindaci trentini

“Abbiamo deciso di darci delle linee comuni – spiega Gianmoena – che non sono uno strumento cogente verso i Comuni ma delle indicazioni. Le abbiamo elaborate assieme nelle ultime due settimane ed ora è arrivata la firma e l'approvazione del documento”.  Indicazioni di buon senso che di certo non potranno risolvere completamente il problema che tutti stanno affrontando dell'aumento dei costi ma che mostrano l'impegno di ridurre i consumi e in certi casi gli eventuali sprechi

Tra i punti approvati vi è la riduzione delle temperature e dei periodi di utilizzo degli impianti termici negli edifici e impianti comunali. La maggiore sensibilizzazione del personale dipendente allo spegnimento delle luci quando non necessarie,  al completo spegnimento dei computer, delle stampanti, dei fotocopiatori e di tutte le altre apparecchiature elettriche che vengono usate. Vi è poi anche la richiesta di ridurre l'uso degli ascensori e di non usare all'interno degli uffici termoventilatori privati.

“Abbiamo il tema dell'illuminazione natalizia” spiega sempre il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali. “Dalle stime che abbiamo fatto non ha un peso rilevante. Per questo sempre nelle linee comuni che abbiamo deciso di dare abbiamo chiesto sobrietà per questa illuminazione e la riduzione del periodo di accensione”.

Particolare attenzione viene data all'illuminazione pubblica. “E' ovvio – spiega Gianmoena – che non possono essere spente completamente le luci in una strada che, per esempio, e senza marciapiede. Diventerebbe pericoloso”.  Scelte di comportamento all'interno dei comuni trentini con l'obiettivo di arginare il continuo aumenti di costi che nei prossimi mesi rischiano di diventare insostenibili. 

“Dai dati che abbiamo raccolto nei nostri comuni – ha continuato il presidente – nel secondo semestre di quest'anno arriveremo ad avere un aumento del costo dell'energia elettrica che si attesterà sui 15 milioni di euro. Calcolando poi il riscaldamento e le altre spese arriveremo in sei mesi a circa un aumento di 30 milioni di euro. Ciò significa, se l'andamento rimane questo e facendo delle proiezioni, che per il 2023 l'aumento sarà di 60 milioni, una cifra davvero insostenibile”.