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Caso Cospito, Nordio: “Non ritengo di revocare il 41 bis”

Alfredo Cospito è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano, dopo che nel carcere di  Sassari rischiava la vita per gli oltre 40 kg persi per lo sciopero della fame e le condizioni in continuo peggioramento.

Il ministro Nordio ha motivato il trasferimento dicendo: “La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”. Ma Cospito resta resta al 41 bis. “Lo Stato non si fa intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari” – ha rimarcato la premier Giorgia Meloni.  L’istanza di rivedere la misura, avanzata dal legale di Cospito al Guardasigilli, sembra dunque destinata a non essere accolta, mentre c’è da attendere il 7 marzo per l’esame della Cassazione sul ricorso presentato dallo stesso avvocato. L’offensiva anarchica, intanto, non si arresta con due auto della polizia a Milano che sono state incendiate con molotov. A Roma la stessa sorte è toccata a cinque auto della Tim. Del resto, intorno, alla figura di Cospito si è compattato il mondo legato alla Federazione anarchica informale con i suoi consolidati legami con militanti di Paesi come Germania Francia, Spagna, Grecia, Cile. Ma c’è anche la saldatura di anime diverse dell’antagonismo. Giovedì si riunirà al Viminale il Comitato di analisi strategica antiterrorismo per esaminare il quadro. Forze di polizia e 007 hanno messo in guardia dal rischio di un salto di qualità delle azioni – al momento perlopiù di carattere dimostrativo – in parallelo con la vicenda carceraria del detenuto.  Intanto il legale Flavio Rossi Albertini ha infatti affermato che il suo assistito “non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà sicuramente lo sciopero della fame”.