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Evento di Carnevale eroe Ceriale con due nuove maschere

Il sindaco Luigi Romano nomina ufficialmente "Altea", la bellissima ninfa di Peagna, e "Sia Cannunetti", che porta il nome di Serial nelle manifestazioni carnevalesche e nelle sfilate allegoriche. Terreno
Sono state infatti consegnate le pergamene di ordinazione alle prime rappresentanti del villaggio di Peña, Rosaria Porpora di "Altea" e Paola Muntan di "Scià Cannunetti", le rispettive interpreti delle maschere. Nel frattempo, la seconda maschera dell'Amministratore Delegato della Frazione Rosanna Gelmini porta in primo piano l'antica e originale identità dolce della tradizione della cucina dei cereali, creata dall'associazione 'Ceriale no stop'. Eccellenza dolciaria tipica di Ceriale.
Il carattere di "Altea" ha origine dal Rio Torcero e dalla Valle Iba, che caratterizzano l'entroterra Seriare e il territorio di Peña, rappresentato nei dipinti dei pittori Marinera Azzoni e Renza Merlo. Diventa l'ambasciatrice del paesaggio. Varie manifestazioni carnevalesche, anche internazionali, ma anche manifestazioni naturalistiche regionali sulle spiagge di Seriare e Riviera che introducono i turisti a splendidi borghi. La maschera accompagna il suo 'viaggio' attraverso un racconto inventato da Rosanna Germini, l'amministratore delegato di Peña Settlement.
"Sciá Cannunetti" è invece una torta conica, attribuita alla fertilità. È consuetudine regalare a feste, battesimi o matrimoni per questo buon auspicio. Si tratta di una ricetta semplice ma accuratamente custodita che si tramanda di generazione in generazione e conserva ancora oggi la sua originalità.Fornito in cialde. I fogli possono essere fatti con marmellata o crema, a seconda delle tue preferenze. Secondo la leggenda, il suo nome deriverebbe dal passaggio di Napoleone nella Riviera Ligure di Ponente. La ricetta, infatti, risale alla fine del 18° secolo, e le cialde arrotolate ricordano i cannoni trasportati dai soldati francesi. Fu collocato in un accampamento tra Seriale, Borghetto e Loano. Si tratta di un canunetti molto simile a un fucile ma dalle dimensioni più contenute...
"Le due nuove maschere sono legate alla storia e alle tradizioni del nostro territorio, con l'obiettivo di promuovere il turismo e aumentarne l'attrattività." , una specialità di bellezza naturalistica e enogastronomica.La cerimonia di ordinazione, atto conclusivo del progetto e occasione per promuovere i borghi di Ceriale e Peagna raccontando una particolare identità territoriale, sarà realizzata con la partecipazione delle due icone allegoriche a eventi e manifestazioni che daranno il meglio al mondo”, afferma la deputata Rosanna Germini.

Altea, Tra storia e leggenda... Nel tardo medioevo il paese di Capriolo fu colpito da un'invasione di formiche rosse, costringendo i suoi abitanti a rifugiarsi nel vicino paese di Piagna. Il suo nome deriva da una pedanea (passaggio o secca), derivata da un ruscello, perché al suo bordo c'era un'antica sorgente d'acqua che riforniva i suoi abitanti fino al 1930. Tutti questi improvvisi sciami di persone in cerca di rifugio furono interpretati da Altair come figli della nobile famiglia dei Peanya, come un gioco di caprioli inventato per intrattenere i bambini del villaggio, e che Althea, stanca dei giochi da cortile che faceva con i suoi amici Peagna, decise a partecipare a questo gioco festivo e, senza dirlo a nessuno, Rio Torsero.Entriamo nella Valle Ibà lungo la costa e ci addormentiamo a tarda notte. Quando si svegliò la mattina dopo, trovò molte belle conchiglie lungo il fiume, pensando che fosse una ricompensa per essersi nascosta così bene da non averle ancora trovate. Ha continuato il suo gioco nascondendosi, proteggendo gelosamente e mangiando lotti di conchiglie che trovava quotidianamente nel letto del fiume. Passarono i giorni, i mesi, gli anni e nessuno la cercava, ma nel frattempo Althea era diventata una meravigliosa donna dai capelli lunghi, amica di tutti gli animali della valle, e li intratteneva con canti e balli. La dolcezza di tali canti stimola la crescita di fiori rari e piante profumate in tutta la valle, e sotto gli incredibili occhi degli dei, senza perdere di vista dall'alto, crescono naturalmente tanti fiori.Ho capito i doni della natura che partoriscono. Sebbene nessuno avesse la possibilità di incontrarla, spesso si sentiva la sua voce melodica, frutto dell'amore incondizionato per Madre Terra, oggi più comunemente chiamata Madre Natura.Così trascorse la sua vita dando nomi propri alle conchiglie e prendendosi cura di tutti i fiori e piante della valle. Le pregiate orchidee selvatiche della Valle Iba sembrano aver fiorito per la prima volta il giorno della loro morte. È il giorno in cui Demetria, la dea delle piante, e Afrodite, la dea dell'amore e delle conchiglie, decisero di trasformare le orchidee in orchidee. Ad ogni alba e tramonto, la ninfa continua a prendersi cura delle proprietà della valle, dandole l'opportunità non solo di partorire per sempre tutti i bellissimi fiori che possiamo ammirare, ma anche di eleggere i guardiani storici di Rio. ei suoi fossili, il cui canto melodico si sente ancora oggi. Si dice che grazie a quella voce angelica una specie molto rara e protetta, la Lucertola Nascosta, abbia scelto la nostra valle come suo habitat.