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Chi è Samuele Cunto, star di OnlyFans etero che crea contenuti per uomini gay

Faceva il lattoniere con il padre, si svegliava alle 5 del mattino, ma a maggio è stato contattato da un manager interessato al suo profilo Facebook. Da allora Samuele Cunto, ventenne di Volvera, provincia di Torino, è diventato uno dei creator italiani più famosi su OnlyFans, il social che permette di condividere immagini e clip e di guadagnare denaro dai fan che si iscrivono per guardare i contenuti (che possono essere di tutti i tipi, anche se nella stragrande maggioranza dei casi sono sessualmente espliciti). La sua vita è cambiata: il mese scorso ha guadagnato 21 mila dollari.

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La peculiarità di Samuele Cunto è che, pur essendo eterosessuale, crea contenuti per uomini omosessuali. La sua fidanzata ha accettato di buon grado la sua attività: l’unico vincolo che gli ha posto è quello di non girare video con altre donne. «Gli utenti che pagano su OnlyFans sono, in maggioranza, uomini», ha spiegato al Corriere, che ha raccontato la sua storia. «Per questo motivo, ho scelto di proporre contenuti gay, anche se sono etero. Ho iniziato con dei video da solo, poi, visto il successo, ho preso coraggio e ho deciso di andare sempre più in là. Rispettando un paletto: mi fermo a qualche “carezza”, non faccio altro. Anche se mi hanno offerto soldi per girare video di tutti i tipi».

E, anche se la prima settimana dopo l’apertura del suo canale OnlyFans, «un gruppo di ragazzi che conoscevo di vista mi ha gridato “gay”, io sono andato diritto», perché Samuele non teme il giudizio altrui. «Nei video c’è un elemento di interpretazione, di finzione. So quello che valgo e dove voglio arrivare. Sono, nel mio genere, il secondo più seguito dopo Denis Dosio». 

Da quando è su OnlyFans, Samuele ha ricevuto anche molte richieste bizzarre. «Una persona mi ha offerto 1.500 dollari per farsi picchiare. Ho rinunciato perché evito le cose estreme». Ha rifiutato anche di girare un video mangiando un pesciolino rosso vivo. «Per 400 dollari però ho partecipato a un incontro di grappling, di lotta. E un ragazzo mi ha pagato per farmi riprendere mentre gonfiavo dei palloncini fino a farli scoppiare». 

Per ora, Samuele Cunto vive ancora con i suoi genitori, e mette da parte qualche soldo. «Ho fatto qualche viaggio. Sto risparmiando perché questa carriera non durerà. A 25 anni sei già vecchio». E cosa vuole fare dopo? «Aprire una mia agenzia. O lanciare una start up per pulire l’ambiente. Ci penso da quando avevo 19 anni».