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Chiara: la Santa diventa pop nel nuovo film di Susanna Nicchiarelli

Chiara ha diciott'anni, viene da una buona famiglia ma sente presto dentro di sé di essere destinata a qualcos'altro, ed è per questo che, a un certo punto, decide di mollare gli agi che la sua vita e il suo status le hanno concesso per abbracciare una filosofia nuova, legata alla povertà, alla castità e al servizio degli altri così come ha fatto il suo amico Francesco. La storia di Santa Chiara la conosciamo tutti, eppure la regista Susanna Nicchiarelli nel suo nuovo film riesce a trasformarla in un'epopea nuova, concentrandosi non tanto sulla santità della persona quanto sull'indole ribelle di una ragazza che ha lottato con le unghie e con i denti per ritagliarsi il proprio spazio in un mondo di soli uomini.

Chiara la Santa diventa pop nel nuovo film di Susanna Nicchiarelli

Nel mondo descritto da Chiara, quello dell'Italia del 1211, infatti, prendere tutto e andare via come ha fatto Francesco diventa per una donna un ostacolo non indifferente visto che, fino alla fondazione del suo ordine, Chiara faticherà non poco per essere ascoltata e per essere presa sul serio. Insieme ai miracoli che inconsapevolmente si troverà a infondere a chi le sta intorno, la cosa bella di Chiara è la sua risolutezza, capace di aiutarla a non piegarsi né alla violenza dei famigliari né alle imposizioni dettate dal Papa: con tutto il suo carisma - e qualche canzone pop decisamente ardita come quella di Cosmo - Chiara, infatti, lotterà sia per lei che per le donne che si uniranno a lei per vedere realizzato il suo sogno di libertà.

Chiara la Santa diventa pop nel nuovo film di Susanna Nicchiarelli

Il film - scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, impreziosito dai costumi di Massimo Cantini Parrini, prodotto da Vivo film con Rai Cinema e Tarantula e distribuito da 01 Distribution - conta su un cast di attori bravissimi che vanno da Margherita Mazzucco, la Lila delle prime tre stagioni dell'Amica Geniale, a dir poco perfetta nel restituire il candore ma anche l'ostinazione di Chiara, e il giovane Andrea Carpenzano, sempre più votato a prove attoriali complesse e sfaccettate. «La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé», ha detto Susanna Nicchiarelli, accompagnando in sala un film di cui sentiremo senz'altro parlare.

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