La Consulta nazionale antiusura, ora presieduta da Luciano Gualzetti, insieme a tutti presidenti e ai volontari d’Italia con la preghiera accompagnano Don Alberto che questo pomeriggio è tornato alla casa del Padre.
«La sua missione - dichiara Gualzetti- di servizio alle vittime di usura, ai poveri e alle persone indebitate proseguirà attraverso i volontari e tutte le persone che ha scagionato dalla trappola dell’usura. Attraverso le Fondazioni antiusura la Chiesa è in grado di offrire un esempio di apostolato competente e perseverante nei confronti delle famiglie flagellate dai debiti. Gli siamo riconoscenti per aver dato vita ad un percorso di denuncia e di lotta ad una piaga sommersa, che si nutre silenzio e omertà”. Girò tutte le diocesi del Paese per reclutare persone disponibili a mettersi al servizio delle persone a cui l’usura aveva tolto ogni speranza di vita”.
Il suo credo era che “tutti avevano diritto a una seconda opportunità. E se un fratello per una qualsiasi ragione era per terra bisognava aiutarlo a rialzarsi, qualunque fosse la causa”.
Il legislatore si è dotato della norma antiusura 108/96 grazie alle continue e perseveranti sollecitazioni delle Fondazioni Antiusura. I Pontefici negli anni, ultimo Papa Francesco, hanno sempre incoraggiato e sostenuto, Don Alberto”. Sono passati circa trent’anni dalla nascita della prima fondazione antiusura, un percorso che diventa storia del Paese.