Per i Pro vita il nuovo ministro dell’istruzione dovrà essere “contrario a qualsiasi colonizzazione ideologica gender e Lgbtq+ nelle scuole italiane”, la stessa associazione aveva rilanciato la proposta per una legge sulla sepoltura dei feti abortiti

TRENTO. A poche ore di distanza dalla vittoria della Destra nelle elezioni Politiche, con l’ampia affermazione di Fratelli d’Italia, i movimenti Pro vita presentano le loro richieste al futuro governo.

L’associazione Pro Vita & Famiglia, per esempio, chiede subito un ministro dell’Istruzione “anti-gender” spiegando che “una delle prime decisioni che ci aspettiamo sarà quella di indicare come nuovo ministro dell’Istruzione una figura apertamente schierata per difendere la libertà educativa dei genitori e contrario a qualsiasi colonizzazione ideologica gender e Lgbtq+ nelle scuole italiane”.

Secondo i Pro vita le ultime elezioni hanno bocciato la linea di Pd, Movimento 5 Stelle e Sinistra sui diritti come il Ddl Zan sull’omotransfobia, il matrimonio egualitario e il suicidio assistito. “Adesso – dichiara il portavoce dell’associazione Jacopo Coghe – si deve rimettere al centro della politica i valori e tutelare la vita, la famiglia e la libertà educativa, su questo valuteremo la coerenza e l’affidabilità della nuova maggioranza”.

Precedentemente Pro Vita & Famiglia onlus aveva rilanciato la proposta per una legge sulla sepoltura dei feti abortiti.

Non è un caso che l’associazione si faccia avanti proprio in questo momento visto che da sempre gode dell’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia. Inoltre Pro Vita & Famiglia vanta un’organizzazione con 50 circoli territoriali che si ispirano (si legge sul sito) ai principi cristiani, impegnandosi “per costruire una società fondata sui valori della vita e della famiglia, contro la cultura della morte” e promuovendo al contempo “la famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”. Anche per questo gli attivisti hanno lanciato una campagna per limitare l’uso della pillola abortiva.

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