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Confindustria: riflettere sull'autonomia e non dividere Paese. Calderoli: "Nessuno spacca nulla"

La questione dell'autonomia è "l'inizio di un percorso di riflessione su un tema molto complesso del Paese. Credo che si possa fare qualche
riflessione, discutiamo con serieta'', dice il leader degli industriali Carlo Bonomi. Il leader di Confindustria avverte: "Non deve essere un tema di divisione del Paese". Spiega che non ce lo si può permettere: "Questo Paese non si puo' dividere: ha problemi urgenti da affrontare'. E per rispondere a Usa e Cina, per la "vera sfida, quella della competitivita' del sistema industriale europeo", non si può rispondere "con l'Italia o con un sistema regionale. Per certe sfide abbiamo bisogno di una dimensione almeno europea".

Secondo Bonomi, di fronte alla riforma per l'autonomia differenziata su cui lavora il ministro Roberto Calderoli, serve attenzione - segnala il leader degli industriali - su settori strategici per il Paese, come le reti di trasporto, "dobbiamo fare delle riflessioni". Si può pensare di "ridurli a microgestioni" o bisogna, ed è la linea di Confindustria, "tenere la gestione a livello nazionale". L'esempio è il traforo del Monte Bianco: "Chi se ne dovrebbe occupare? E' un tema della Val d'Aosta  è un tema italiano? Qualche riflessione dobbiamo farla"; "Quando abbiamo pensato alle 23 materie era 22 anni fa, il mondo si è trasformato. Con molta onesta intellettuale credo che si possa fare qualche riflessine su come le materie possano essere ripartite". 

LA REPLICA DEL GOVERNO
A stretto giro arriva la replica del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. "Noi un confronto con Confindustria lo abbiamo già avviato e intendiamo proseguire in questa interlocuzione. Nessuno vuole spaccare alcunché: è chiaro che ogni livello di Governo rappresenta un ostacolo burocratico e con l'eliminazione di alcuni di questi orpelli di burocrazia credo che il primo ad avvantaggiarsene sia il mondo delle imprese", ha evidenziato il ministro. E sul possibile costo della riforma, rispetto alle diverse ipotesi, dice: "Estrazione dei numeri del lotto"; "credo che buttare là delle cifre che nessuno ha mai potuto stimare sia una cosa che fa disinformazione".

Interviene sul tema autonomia anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini: "Se il Consiglio dei ministri approva il 2 febbraio come spero la riforma dell'autonomia è un vantaggio per tutta l'Italia e non solo per il Nord". Il ripristino delle Province con pieni poteri è un obiettivo che sarà portato avanti avanti di pari passo con l'autonomia, aggiunge Salvini: "Autonomia significa dare più poteri ai territori, premiare l'efficienza, tagliare sprechi e burocrazia, e in quest'ottica reintrodurre le Province con piena dignita". 

LE PROSPETTIVE SECONDO GLI INDUSTRIALI
"I dati ci dicono che il 2023 non sarà così fosco, anzi", aveva anche detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. "Stiamo andando meglio dei nostri competitor. Francia e Germania segnano il passo, noi conquistiamo quote di mercato", e per la seconda metà dell'anno "ci aspettiamo una inflazione in calo ed una ripresa robusta del commercio internazionale". Ma per una piena ripresa, aveva avvertito, servono "due condizioni: che l'inflazione non torni a infiammarsi, e che il Governo non sbagli gli interventi di politica industriale. Condizioni fondamentali perchè l'industria possa continuare a reggere il Paese", sia riconosciuta "asset strategico".

Sul Mes,  aveva aggiunto, "se riteniamo che il nuovo regolamento non sia di interesse del Paese o che non sia strutturato per le nuove sfide attuali penso sia il momento di discutere seriamente su come usare uno strumento già pronto, per farne uno strumento di politica industriale europea. Questa dovrebbe essere la discussione sul Mes. E se la presidente Meloni vorrà costruire con Confindustria questo strumento, noi
ci siamo". Secondo Confindustria, "oggi è venuto il momento di una Europa unita, l'Italia deve navigare nella direzione giusta e il nostro compito è di spingere l'Italia su quella rotta, sempre".