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Controlli Gdf, prezzi della benzina irregolari in quattro impianti su dieci a gennaio. Verso modifiche al decreto

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Il colonnello Alberto Nastasia della Guardia di Finanza, in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, circa la trasparenza dei prezzi dei carburanti ha reso noto che nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni

di Andrea Gagliardi

30 gennaio 2023

Il governo apre a modifiche sulla benzina

«Nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero». Lo ha detto il colonnello Alberto Nastasia, capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di Finanza, in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, circa la trasparenza dei prezzi dei carburanti, sottolineando che dopo le direttive «impartite» dal governo è stata disposta «un’ulteriore intensificazione» dell’azione di controllo.

Già «nel corso del 2022, i reparti del corpo hanno eseguito 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti, contestando 2.809 violazioni alla relativa disciplina». Non solo. Nel corso dell’audizione Nastasia ha evidenziato che nel 2022 «l’accisa evasa» sui carburanti «è stata quantificata in oltre 450 milioni di euro». Il tutto a valle di 2.514 controlli su accise e Iva, rilevando 1.084 violazioni e deferendo all’autorità giudiziaria competente 866 soggetti, di cui 15 tratti in arresto».

Consumatori: numeri Gdf confermano il nostro allarme

I dati della Guardia di Finanza relativi ai controlli presso le pompe di benzina e alle violazioni riscontrate in tema di prezzi, «confermano in pieno le denunce avanzate dal Codacons nelle ultime settimane» incalza il Codacons, che insiste: «Le violazioni sul fronte dell’esposizione dei prezzi al pubblico, le irregolarità e l’omessa comunicazione dei listini al ministero proseguono indisturbate. Una situazione grave che conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutte le nostre denunce circa le anomalie dei prezzi e i comportamenti scorretti a danno dei consumatori».

Governo apre a modifiche decreto

Il governo è disponibile a modificare le nuove regole sui prezzi dei carburanti. L’apertura è arrivata mentre sta per entrare nel vivo in Parlamento il lavoro sul contestato decreto che ha portato i benzinai allo sciopero e ha ricevuto anche la “bocciatura” dell’Antitrust. Sul dossier benzina è tornato nei giorni scorsi il ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso. «Siamo disponibili, sulla base delle sollecitazioni che giungeranno in Parlamento, ad eventuali ulteriori modifiche migliorative sempre a garantire la trasparenza», ha detto il ministro ribadendo la posizione del governo nel tentativo di rassicurare la categoria. Che mercoledì ha sospeso lo sciopero di due giorni - poi ridotti a uno - contro il decreto “trasparenza”, ma non la mobilitazione.

Scopri di più

Tavolo governo-gestori l’8 febbraio

L’appuntamento è ora la prossima riunione del tavolo permanente, che si è insediato due settimane fa: «riprenderà l’8 febbraio con le questioni che loro hanno posto per il riordino complessivo del settore», ha ricordato il ministro.