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Cospito, bufera sul caso Donzelli-Delmastro: la procura apre un fascicolo. E' attesa per le parole di Nordio

I reati ipotizzati sono rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio. Le polemiche non cessano intorno alle rivelazioni fatte in Aula dal deputato di Fdi, su soffiata del sottosegretario compagno di partito (che ammette). Il ministro interverrà alle 16 alla Camera e alle 18 al Senato

Cospito, bufera sul caso Donzelli-Delmastro: la procura apre un fascicolo. E' attesa per le parole di Nordio

Donzelli durante l'intervento in Aula (Ansa)

La questione Donzelli-Del Mastro rischia di arroventare la questione intorno al caso dell'anarchico, Alfredo Cospito, in sciopero della fame da più di 100 giorni e sottoposto al regime del 41 bis. La Procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo di indagine alla luce di un esposto presentato dal parlamentare dei Verdi, Angelo Bonelli, in relazione alla vicenda del deputato di Fdi, Giovanni Donzelli, che in aula ha "reso pubbliche intercettazioni ambientali del Dap tra esponenti della 'ndrangheta e della camorra con Alfredo Cospito". Nell'esposto si ipotizza il reato di rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che interverrà alle 16 alla Camera e alle 18 al Senato, verterà anche su questo aspetto. 

Delmastro ammette la "soffiata"

Le rivelazioni del deputato di Fdi, responsabile per l'organizzazione del partito della premier Meloni, avevano come fonte il compagno di partito e coinquilino, Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, che peraltro ha ammesso di aver rivelato i contenuti di alcuni atti riservati al compagno di partito. "Non ci sono registrazioni, ci sono relazioni - ha detto Delmastro - posso confermare che ci sono. Donzelli in qualità di deputato mi ha fatto delle domande specifiche, a cui io ho risposto. Alle domande di qualsiasi deputato sullo spessore criminale e su eventuali legami, o tentati legami, con la criminalità organizzata, io rispondo. Non è nulla di secretato".

Della Vedova: Meloni d'accordo col dossieraggio?

Parole che non placano le polemiche, anzi. Benedetto Della Vedova, di +Europa, chiama in causa direttamente la presidente del Consiglio: "Meloni è d'accordo con lo stile di 'dossieraggio' messo in atto da Fratelli d'Italia?".
A difendere i colleghi di partito è capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti, per il quale "le informazioni sono diverse dalle intercettazioni. Vi può essere un'esemplificazione di quelle che sono informazioni acquisite per le vie brevi per le quali non vi è alcun elemento di segretezza". Diversa la posizione degli alleati di Fratelli d'Italia.

Ma il leader della Lega Matteo Salvini dà lo stop alle ipotesi di dimissioni. "Non penso si possano mettere in discussione incarichi così importanti per la polemica di un pomeriggio". Più duro il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè: "Spetterà al Giurì d'onore stabilire se e quanto le espressioni di Donzelli siano andate fuori dal seminato. Non è una commissione a cui si ricorre spesso, a dimostrazione di quanto sia stata grave l'iniziativa di Donzelli, che ha sporcato un importante momento di condivisione nella lotta alla mafia", afferma in un'intervista alla Stampa.