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Cospito, l'Antimafia: l'alternativa al 41 bis è regime di alta sicurezza. Il Pg frena. La Cassazione anticipa l'udienza

L'anarchico "agisce per sollevare l'attenzione sulla disumanità del 41 bis". La Dna scrive a Nordio, il ministro deciderà entro il 12 febbraio. L'Alta Corte fissa al 27 febbraio. Venerdì Ilaria Cucchi visiterà il carcere di Opera

Cospito, l'Antimafia: l'alternativa al 41 bis è regime di alta sicurezza. Il Pg frena. La Cassazione anticipa l'udienza

Cospito in carcere (Ansa)

Due opzioni per Alfredo Cospito: restare al 41 bis oppure essere sottoposto a un regime alternativo ma sempre di alta sicurezza, nel limite delle dovute cautele. La Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) così ha scritto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, investito della facoltà di determinare l'uscita dal carcere duro dell'anarchico, che ha presentato istanza di revoca, in attesa della sentenza della Corte di Cassazione. L'udienza è fissata per il prossimo 27 febbraio, anticipata ancora di una settimana rispetto a quanto deciso precedentemente, ovvero il 7 marzo. Le condizioni di Cospito restano infatti molto serie: lo sciopero della fame va avanti da 106 giorni e la sua salute è messa a serio rischio. Il ministro della Giustizia ha tempo fino al 12 febbraio per prendere una decisione. Cospito ha fatto sapere di "non volere un trattamento di favore", come ha reso noto il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini. 

Emerge con chiarezza dunque la fondatezza della decisione di applicare il 41-bis a Cospito, presa il 5 maggio 2022 dall’ex ministra Marta Cartabia. Ma il Guardasigilli dovrà tenere conto anche di un altro parere, quello della Procura generale di Torino, l'ufficio responsabile per l'esecuzione della pena. Anche in questo caso la relazione arrivata al ministero il 2 febbraio e lunga 17 pagine, secondo quanto riferisce l'Ansa reca la raccomandazione di monitorare la salute dell'anarchico nell'attesa della sentenza contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di Roma che aveva disposto il 41 bis. 

Nel parere della Dna anche i dialoghi con i mafiosi

Nel testo del parere dell'Antiterrorismo c'è anche il resoconto dei dialoghi dell'anarchico con i mafiosi sottoposti come lui al carcere duro, incontrati nel penitenziario di Bancali a Sassari. Quegli atti riservati sono finiti al centro di una bagarre politica, dopo che il sottosegretario alla Giustizia di Fdi, Andrea Delmastro, ne ha rivelato il contenuto al suo coinquilino e deputato, compagno di partito, Giovanni Donzelli, che ha usato quelle informazioni per attaccare il Pd, a suo dire, "complice" dell'anarchico. 

La Dna però dà atto dell'elemento della "novità" rispetto a quanto chiesto dall'avvocato Albertini che basa il suo ricorso sul fatto che una sentenza della Corte d’Assise di Roma ha assolto alcuni imputati anarchici, sostenendo – tra le altre cose – che “non sono obiettivamente rintracciabili direttive” fornite loro da Cospito dal carcere. Per il ministro invece, stando a quanto sostenuto nei giorni scorsi, la serie di "atti vandalici" di matrice anarchica giustificherebbe il mantenimento del 41 bis nei confronti di Cospito.

La salute che si aggrava e la "vittoria" di Cospito

Insomma, per capire cosa accadrà bisognerà attendere i prossimi giorni. Nel frattempo il detenuto da quando ha iniziato lo sciopero della fame ha già perduto 45 chilogrammi e, come ha riferito la sua medica, Angelica Milia, nel corso di un'intervista resa a Luigi Manconi, presidente di 'A buon diritto', e da quest'ultimo pubblicata su Facebook, "non do la sua morte come imminente, ma se il digiuno non viene interrotto è fatale che sia così". Per la dottoressa del resto, "quanto siano compromesse le sue condizioni cliniche appare già al primo sguardo. È una persona emaciata, consunta, pallida, dalla postura incerta, costretta alla sedia a rotelle", ha specificato.

"Qualsiasi previsione può essere fallace - ha detto ancora Milia -. Ciò che temo sono le aritmie cardiache gravi suscettibili di portare alla morte. Un altro pericolo molto grave sono le infezioni dovute alla riduzione delle gamma-globuline e dei globuli bianchi. Anche perché ha una pelle ormai assai sottile e questo costituisce uno schermo fragile rispetto alle possibili infezioni"

Ma qualunque cosa accadrà, forse per Cospito la "vittoria" c'è già stata. Lo dice il legale Rossi Albertini - sempre parlando con Manconi - riportando il pensiero del detenuto: "Ciò che sempre ha affermato è che comunque vada sarà una vittoria, perché ha messo sotto gli occhi di tutti quell’orrore che è il 41-bis. E questo per lui è un successo morale e politico". Poi l'avvocato spiega: "Il fatto vero è che Alfredo Cospito sta facendo un sacrificio in primo luogo per lui e per la sua vita", ma il 41bis "è una morte lenta, ed essendo lui un animale politico lo fa anche per le oltre 700 persone al 41bis e per i 1500 condannati all'ergastolo ostativo che moriranno in carcere". Venerdì al carcere di Opera, dove l'uomo è detenuto, si recherà la senatrice Ilaria Cucchi.