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Crisi energetica, Italia in recessione: 3 trimestri negativi Eni, Descalzi: "Gas? Il prossimo inverno sarà complicato"

Economia

Crisi energetica, fino a marzo 2023 col segno meno. Italia in difficoltà

La crisi energetica si fa sempre più grave. I prezzi di gas e luce sembrano fuori controllo e in molti Paesi in Europa rischiano di dover fare i conti con una situazione difficile in vista dell'inverno, visto che il famoso price cap nell'Ue si allontana sempre di più. Tra gli Stati più esposti - si legge sulla Stampa - c'è l'Italia. E' passata sotto silenzio la Nota di aggiornamento al Def, in cui il Tesoro ha scritto chiaro e tondo: "Il terzo e il quarto trimestre del 2022 registreranno una crescita leggermente negativa". In economia, due trimestri negativi consecutivi equivalgono a una recessione tecnica. Ma lo scenario prospettato dal ministro Daniele Franco è ancora più fosco: sarà negativo pure il primo trimestre del 2023. La crescita negativa del terzo trimestre di quest’anno, spiega la Nadef, è "il risultato della contrazione congiunturale del valore aggiunto dell’industria manifatturiera e delle costruzioni, solo parzialmente compensata da un incremento dei servizi".

Cumulando gli effetti dei rincari di petrolio e gas, - prosegue La Stampa - l’impatto negativo raggiunge un decimo di punto di Pil nel 2022 e 6 decimi nel 2023. Claudio Descalzi, ad di Eni, sostiene che il gas russo è ancora «fondamentale» per l’Italia, si tratta di 20 milioni di metri cubi al giorno che rappresentano «il 10% della fornitura». Oltre a puntare sul 100% degli stoccaggi e su nuovi rigassificatori. Ieri, Descalzi ha detto che "è difficile essere fiduciosi per il prossimo inverno, i prezzi sono altissimi e ci sono delle variabili che non si possono controllare». Insomma, il Paese sta per affrontare tre trimestri negativi consecutivi, che significano recessione fino a marzo. Nella Nadef il governo manda un messaggio al prossimo esecutivo di centrodestra: «Queste previsioni – si legge – non tengono ovviamente conto dell’azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure». Come dire: la recessione è nei fatti, toccherà a Giorgia Meloni evitarla.

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